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Anziano ucciso a calci e pugni nel Leccese: si ipotizzano più responsabili

Il 75enne Donato Montinaro è stato trovato nella propria abitazione. Non ci sono segni di effrazione ed è probabile che conoscesse il suo assassino. Disposta l'autopsia

Donato Montinaro, il 75 enne di Castrì di Lecce trovato morto ieri nella sua abitazione di via Roma, potrebbe essere stato ucciso da più di una persona. Lo ipotizzano i carabinieri che indagano sull'accaduto. Chi ha agito, secondo gli investigatori, lo avrebbe fatto con premeditazione, portando con sé l’occorrente per immobilizzare l'uomo, fascette da elettricista e nastro da imballaggio. Dopo averlo immobilizzato al tavolo della sala, lo avrebbero incappucciato avvolgendogli un lenzuolo intorno alla testa per poi picchiarlo con violenza con pugni e calci, sferrati soprattutto al volto. Le modalità della morte inducono gli investigatori a ipotizzare che Montinaro sia stato ucciso per vendetta o punizione.

In casa non ci sono segni di effrazione e per questo si ipotizza anche che l’uomo abbia aperto la porta al suo assassino. L’anziano probabilmente ha chiesto aiuto, in casa con lui c'era anche la figlia disabile di 48 anni. Gli investigatori stanno cercando di capire se possa aver sentito qualcosa, ipotesi molto difficile. È probabile, invece, che la vittima conoscesse l’assassino o che comunque gli abbia aperto la porta, per poi essere travolto dalla furia omicida. L’uomo, vedovo, era conosciuto in paese.

I carabinieri sono al lavoro e stanno passando al setaccio non solo il suo cellulare ma anche i contatti frequenti, le sue abitudini di vita, cercando elementi utili sia nei filmati ripresi da telecamere di videosorveglianza che nelle testimonianze di vicini di casa, parenti e conoscenti. L’ipotesi di reato al momento formulata dalla Pm Maria Consolata Moschettini è quella di omicidio volontario.
L'autopsia sarà fatta non prima di martedì prossimo. Solo allora si saprà se il 75enne è morto per le lesioni provocate dal pestaggio o per soffocamento. Lo stesso magistrato ha disposto il sequestro della villetta dove è avvenuto il delitto affidandone la custodia al sindaco.

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