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Trani, scala abusiva per l'accesso al mare in una zona a rischio crollo. Interdetta l'area

Da alcuni giorni, in un tratto di litorale di levante compreso fra lungomare Mongelli e seconda spiaggia, c'è una scaletta in cemento completamente nuova, verosimilmente abusiva: l'ha fotografata uno dei tanti podisti che attraversano quel tratto frequentemente, per la corsetta di primo mattino.

«Era il 31 maggio, alle 5.20 - racconta il signor Alfonso -. C'erano un furgoncino, due operai ed un'altra persona che dava loro delle indicazioni. La circostanza mi apparve quanto meno strana, in considerazione dell'orario, e non capivo esattamente cosa stessero facendo».
Ebbene, avevano realizzato una base di cemento fresco ed una scalinata in materiale lapideo che partiva dalla strada sterrata e raggiungeva gli scogli. A distanza di una settimana sono arrivati nastri, transenne ed il richiamo ad una già esistente ordinanza della Guardia costiera che risale al 2014 e interdice l'area per la presenza di noti pericoli di crollo.

Cosa sia potuto accadere si può genericamente ipotizzare, a cominciare dalla pretesa di qualcuno di realizzarsi una comoda discesa al mare. Allo stato non c’è sequestro, ma solo interdizione. Ma il manufatto risulta realizzato sulla falesia, quasi certamente senza alcuna autorizzazione nell'assenza di un minimo cartello di cantiere, senza un corrimano che renda sicura la discesa al mare e senza, soprattutto, la certezza che quella scala sia stabile, poiché poggiata su un costone a rischio crollo.

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