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Apulia film commission, lo scontro continua in Consiglio regionale

Antonio Parente durante l'audizione

Non si placa lo scontro fra i vertici dell'Apulia Film Commission che vede contrapposti, a suon di denunce, la presidente Simonetta Dellomonaco e il direttore generale Antonio Parente. I due sono stati ascoltati, in momenti diversi, dalle commissioni II e VI della Regione.  Dellomonaco ha ribadito di aver subito un'aggressione, verbale e fisica, per la quale le sono stati diagnosticati 10 giorni di prognosi. Ha spiegato che la lite sarebbe sorta a causa della sua opposizione ai finanziamenti di alcune attività volute dal direttore generale ma non concordate. Il dg Parente  ha respinto ogni accusa. Ha detto di non aver mai usato violenza, men che meno di genere, sostenendo inoltre che non c'è stata alcuna richiesta di finanziamento infilata all'ultimo momento nella cartella all'ordine del giorno del cda, anche perché i documenti vengono inviati in anticipo via mail a tutti i consiglieri.
A chiarire le cose potrebbe essere la documentazione trasmessa alle commissioni consiliari, relativa proprio ai provvedimenti in esame, ma non ancora esaminata.
All'audizione non hanno partecipato i tre nuovi componenti del Cda, appena nominati, mentre i consiglieri che si sono dimessi poche settimane fa, Giovanni Dello Iacovo, Marta Proietti e Luca Bandirali, hanno precisato di avere agito prontamente rispetto alla richiesta della Segreteria generale della Giunta regionale, di valutare l’opportunità di procedere all’atto disciplinare nei confronti del direttore, sanzionato con 10 giorni di sospensione, ma poi di essersi dimessi per la situazione di disagio che si era creata.

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