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Regione Puglia, task force contro la corruzione

Una task force anticorruzione per passare al setaccio tutti gli atti firmati dall'ex responsabile della Protezione civile pugliese, Mario Lerario, arrestato il 23 dicembre dopo aver ricevuto una presunta mazzetta da un imprenditore. A confermarne la costituzione è stato, durante una audizione davanti alla commissione regionale sulla criminalità organizzata, il responsabile dell'anticorruzione regionale, Roberto Venneri. Il gruppo, guidato dallo stesso Venneri, sarà composto da tre dirigenti e da alcuni funzionari. Venneri ha anche illustrato le misure adottate nei confronti di Lerario (sospeso dall'incarico) e del funzionario coinvolto nella stessa inchiesta, che invece è stato spostato ad altro settore. Nella relazione consegnata ai commissari ha anche ricordato, tra l'altro, che è allo studio l'adozione di una legge sull'attività dì lobbying, al fine di definire regole innovative in ambiti particolari (disciplina del conflitto dì interessi in ambito politico; disciplina dei rapporti tra politica e impresa; disciplina dei rapporti tra politica e dirigenza amministrativa). Il consigliere della Lega, Davide Bellomo, ha chiesto però di rendere le gare più trasparenti e di  avere accesso al bilancio gestionale della Regione, con le spese capitolo per capitolo, che fino ad ora non è stato consegnato.

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