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Bari, ecco il mago della fantasia che... veste le dive: Roberto Capucci

C’era una volta (e c’è) un mago della fantasia…: si chiama Roberto Capucci. Indossate da principesse e dive come Raina Kabaivanska, ospitate nei musei di tutto il mondo, le creazioni del re dell’alta moda Roberto Capucci sono sculture plastiche, tourbillons di plissé, giochi di movimento usciti da fontane sgorganti preziosissime taffetà e sete in sfumature che persino l’arcobaleno stesso faticherebbe ad annoverare.
Ritiratosi dalla ribalta delle passarelle, con le sue matite colorate Capucci continua tuttavia a dar sfogo, in maniera ancora più sfrenata, al dáimōn della sua immaginazione producendo fantasmagorici bozzetti, un florilegio di sbuffi, girandole, nastri, piume, maschere e carapaci. Questo nuovo capitolo nella lunga carriera di Capucci, su cui l’Oriente ha sempre esercitato una forte ispirazione, sboccia ora in un progetto grandioso. Per la prima volta, Capucci crea per un’opera lirica costumi che fanno impallidire perfino l’esotismo sognante dei Ballets Russes di Serghei Diaghilev.
Turandot di Giacomo Puccini, con costumi di Roberto Capucci, regia di Paul Curran e Scenografia di Gary McCann, andrà in scena al Teatro Petruzzelli di Bari dal 13 al 21settembre 2023, nell’ambito della nuova Stagione d’Opera e Balletto della Fondazione lirica pugliese.
“Sono da sempre stato stregato dalla Turandot”, dice Capucci. “Il personaggio della Principessa di ghiaccio è affascinante e l’opera è molto particolare, una favola che non è una favola. Mi sono immerso in questo progetto con particolare slancio, cominciando a disegnare abiti per Turandot ancor prima che me li chiedessero: in altre parole, ho lavorato in libertà assoluta”.
Si è svolto alcuni giorni fa, nell’appartamento romano di Capucci, un incontro tra questi e il Sovrintendente Massimo Biscardi, presenti il regista Curran e lo scenografo McCann che hanno potuto vedere per la prima volta l’incredibile serie di bozzetti dello stilista. Concluso l’incontro, il Sovrintendente Biscardi ha annunciato il duplice e originale omaggio del Teatro Petruzzelli al genio creativo della musica di Puccini e alla potenza immaginativa dell’arte di Capucci.
Per questo nuovo allestimento, destinato pertanto ad essere uno degli spettacoli più interessanti della Stagione 2023, sono già stati scelti i protagonisti. Nei ruoli principali troveremo: Rebeka Lokar (Turandot), e Jorge de León (Calaf ), mentre l’Orchestra della Fondazione Teatro Petruzzelli sarà diretta dal maestro Renato Palumbo.
Curran, nato a Glasgow 58 anni fa, ha un rapporto privilegiato con l’Italia, ma è alla sua prima collaborazione con il Petruzzelli, ha avuto anche il piacere di scoprire la città di Bari dove, malgrado la lunga frequentazione con l’Italia, non aveva mai messo piede. Nel vedere i bozzetti realizzati da Capucci per l’opera pucciniana, Curran si è detto folgorato, anticipando che essi gli offrono infiniti spunti per un’originale chiave di lettura.
Possiamo quindi aspettarci dalla sinergia creativa tra un regista così originale come Curran, che nasce come ballerino ancor prima di approdare alla regia operistica, e un’icona dell’alta moda come Capucci, dal loro dialogo artistico e la vicendevole ispirazione, alimentata dalla musica capolavoro di Puccini, una Turandot da annali del teatro lirico.

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