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Anziano ucciso a giugno nel Salento, arrestate tre persone

Tre persone, Angela Martella, 58 anni, Patrizia Piccinni, 48 anni, e Antonio Esposito, 39 anni. sono state arrestate dai carabinieri di Lecce per l’omicidio di Donato Montinaro, imbavagliato, incappucciato e strangolato nella sua abitazione l’11 giugno scorso; una quarta è indagata per concorso in omicidio aggravato e rapina aggravata.
L’attività investigativa, coordinata dalla locale procura della Repubblica che ha chiesto e ottenuto i provvedimenti dal gip, è stata costruita attraverso intercettazioni e pedinamenti.
Montinaro, 75enne, era un falegname in pensione del posto. Una delle due donne, unica persona in relazione con la vittima, sapendo del denaro contante posseduto dall’anziano, avrebbe pianificato ed eseguito con la complicità degli altri la rapina che poi concluse con l’omicidio. Gli indagati dopo essersi introdotti nell’abitazione, avrebbero percosso, incappucciato e immobilizzato la vittima legandola mani e piedi; infine, si sarebbero allontanati dall’abitazione portando con sè anche un utensile agricolo e una somma di denaro in contanti, non quantificata. Le due donne erano solite ricercare anziani benestanti, ai quali chiedere denaro in cambio di intrattenimenti telefonici e altro.

La ricostruzione

«Sono entrati in casa della vittima con l’intento di sottrargli del denaro contante. Poi l’azione avrebbe preso una deriva violenta tanto che la vittima è stata trovata trovata legata mani e piedi, incappucciata e imbavagliata. Ciò ha provocato un’asfissia per soffocamento che è stata la causa del decesso. Le indagini sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lecce attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza del territorio e dei tabulati telefonici hanno consentito sin da subito di concentrare l'attenzione investigativa sui soggetti arrestati». E’ quanto riferisce Donato D’Amato comandante dei carabinieri di Lecce, in riferimento all’uccisione dell’ex falegname Donato Montinaro.
Drammatica la ricostruzione che il gip di Lecce Laura Liguori fa delle fasi dell’omicidio. I tre arrestati sarebbero arrivati a casa di Montinaro poco prima delle 21.00 a bordo Hyunday Tucson di proprietà di Angela Martella, la quale poco prima aveva chiamato al cellulare la vittima per accertarsi della sua presenza in casa e che la figlia disabile fosse come sempre nella sua stanza. Dopo essersi fatta aprire, i due complici hanno fatto irruzione nell’abitazione. Tutti e tre a questo punto, secondo quanto si legge nell’ordinanza, avrebbero imbavagliato l’ex falegname con un lenzuolo e una maglietta utilizzando più strati di nastro adesivo telato, formando in questo modo una sorta di cappio al collo. L’anziano veniva a questo punto percosso al capo e la volto, riportando numerose ferite ma non mortali. Poi con la vittima in condizioni psico-fisiche tali da non poter reagire, lo immobilizzavano ad un tavolino legandogli caviglie e polsi per poi allontanarsi portando via una motosega ed una somma in denaro non quantificata, lasciando l’anziano ancora vivo fino al sopraggiungere della morte per asfissia. La vittima è stata trovata poi trovata legata mani e piedi, incappucciata e imbavagliata. Ciò ha provocato un’asfissia per soffocamento che è stata la causa del decesso. Nell’inchiesta è indagata un quarta persona, Emanuele Forte, di 30 anni.
Indagini sono ancora in corso per accertare eventuali altri complici.

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