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Truffa nei centri di accoglienza per migranti: 28 indagati a Lecce. Sospeso un finanziere

Sono stati eseguiti sequestri di conti correnti e immobili per un valore di oltre due milioni di euro

Gli uomini della Guardia di Finanza di Lecce, coordinati dal colonnello Stefano Ciotti, hanno eseguito stamane un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone in provincia di Lecce. Le indagini, condotte dai finanzieri della compagnia di Otranto, hanno consentito di ricostruire molteplici illeciti commessi da persone che gestivano società attive nel settore del sistema dei Centri di accoglienza straordinaria di migranti.
Si tratta, in particolare, di un arresto ai domiciliari, Giuseppe Mazzotta, 54 anni, di Trepuzzi, .cinque divieti di esercitare attività imprenditoriale per Guido Cozza, Fernando Margilio, Gabriele Solombrino, Cosimo Serino di Laterza, nel Tarantino, e Fernando Toraldo, e una sospensione dai pubblici uffici. Sono 28, in totale, gli indagati, ritenuti responsabili di frode in pubbliche forniture, truffa, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, accessi abusivi alle banche dati e rivelazione di segreto d’ufficio
Gli ospiti stranieri vivevano in condizioni diverse da quelle previste dai contratti di servizio e delle pubbliche forniture. In alcuni casi la società certificava la presenza di numerosi cittadini stranieri che in realtà si erano allontanati dalle strutture da diverso tempo, in modo tale da percepire la quota giornaliera spettante per la presenza sul territorio nazionale.
È stato anche ricostruito un meccanismo di frode fiscale per evadere l’imposta sul valore aggiunto, sfruttando società "cartiere", che ha prodotto una massa impositiva sottratta all’Erario pari a circa 3,5 milioni di euro di ricavi non dichiarati, in aggiunta alle violazioni Iva. E’ stato scoperto un giro di fatture per operazioni inesistenti di circa 2 milioni di euro.
È stato disposto, inoltre, il sequestro di conti correnti e immobili per un valore di oltre 2 milioni di euro, pari al profitto dei reati accertati.
La Guardia di Finanza contesta a uno dei principali indagati anche alcuni reati ambientali: deturpamento paesaggistico, con annessi lavori abusivi, nella fase di riqualificazione interna ed esterna di alcuni fabbricati esistenti in località Acquaviva della Marina di Diso (Lece), da destinare a struttura turistico-ricettiva, nonché lo smaltimento illecito del materiale di risulta proveniente dalla falesia di Santa Cesaria Terme (Lecce), che veniva disperso nella zona marittima circostante il cantiere.

Sospeso un finanziere: era una "talpa"

Un finanziere in servizio a Otranto (Lecce) è stato sospeso con l’accusa di essere la "talpa" che forniva informazioni e rivelava segreti d’ufficio, stampando atti di indagine. E’ uno dei retroscena che emergono dall’indagine con cui la Guardia di Finanza di Lecce ha scoperto il giro di truffe che ruotava attorno alla gestione dei centri di accoglienza per migranti e rifugiati nel Leccese.
L’appuntato Italo Cozza, di Santa Cesarea Terme, questo è il nome del finanziere indagato dai colleghi e sospeso, si sarebbe avvalso di un’altra persona, ancora non identificata, per entrare nei sistemi informatici interni e carpire informazioni da trasferire all’esterno. Tre milioni e mezzo di euro risultano sottratti all’erario, cui si aggiungono due milioni di fatture false: questo il giro d’affari illegale.
Truffa aggravata per avere accesso a finanziamenti pubblici, mancata comunicazione alla prefettura dell’allontanamento dai centri accoglienza dei migranti, frode, utilizzo di fatture inesistenti sono solo alcuni dei capi d’accusa formulate dagli investigatori.
Nell’indagine è coinvolta anche una associazione che avrebbe dovuto avere scopi solidaristici: da "Solidarietà e Legalità" sarebbero partite fatture false per documentare operazioni fittizie.

 

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