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Omicidio a Foggia, il 37enne Alessandro Scopece ucciso da un sicario

Si indaga negli ambienti legati alla criminalità organizzata. Oggi Libera e parrocchia hanno organizzato un sit-in contro violenza e mafia

Sono proseguite tutta la notte le indagini per far luce sull'omicidio di Alessandro Scopece, 37 anni, ucciso ieri pomeriggio davanti a un autolavaggio da lui gestito in via Lucera, alla periferia di Foggia. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che a uccidere Scopece sia stata una sola persona arrivata a piedi, pare a volto coperto, davanti al locale, che avrebbe scaricato addosso al 37enne numerosi colpi di pistola attingendolo prevalentemente alla zona del torace; ma gli agenti della squadra mobile non escludono che il sicario possa avere avuto un complice che lo attendeva altrove.
Sull'asfalto i poliziotti hanno recuperato una decina di bossoli probabilmente di una mitraglietta. In nottata sono stati eseguiti tre-quattro esami dello stub ed effettuate sette-otto perquisizioni. Ascoltate anche una decina di persone tra cui parenti e amici di Scopece: tutti hanno confermato che l’uomo negli ultimi tempi era sereno e non manifestava particolari preoccupazioni. Scopece è imparentato indirettamente con la famiglia Soccio, in particolar modo con Leonardo, ucciso nella guerra di mafia nel 2002, e con Claudio, ammazzato a poche decine di metri dal luogo del suo stesso agguato nell’aprile del 2011 nell’ambito della guerra di mafia tra le nuove leve dei clan Sinesi e Moretti-Pellegrino. Ma l’attenzione degli investigatori si concentra soprattutto sul rapporto di grande amicizia tra Scopece e Roberto Russo, quest’ultimo ucciso a marzo scorso, tanto che sui social, dopo la sua morte, lo omaggiò con un video e la didascalia «Sei il numero uno, non temevi avversari. Sei il mio pensiero fisso».

Le indagini si muovono negli ambienti legati alla criminalità organizzata; non si esclude anche un regolamento di conti interno al mondo dello spaccio di stupefacenti. Scopece venne coinvolto dal 2012 al 2016 in quattro blitz antidroga, ma è sempre stato assolto. I poliziotti stanno analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. "Purtroppo - evidenziano - c'è stata poca collaborazione tra i testimoni presenti all’agguato: nessuno ha visto o sentito alcunché".
Con quello di Scopece sale a 5 il numero degli omicidi in Capitanata nel 2022 (4 irrisolti; per uno l’assassino si è costituito); mentre è il terzo agguato mortale nella sola città di Foggia dopo quello compiuto ai danni di Alessandro Scrocco e dello stesso Roberto Russo.

Libera: sit-in contro la violenza

Sit-in contro la violenza e la mafia organizzato da Libera Foggia e dalla parrocchia Sacro Cuore del capoluogo, oggi alle 12, a distanza di meno di 24 ore dall'omicidio del 37enne Alessandro Scopece, ucciso a colpi di pistola nel tardo pomeriggio di ieri in via Lucera.

"Le mafie sono un problema non solo criminale ma sociale e culturale, da affrontare unendo le forze. Dobbiamo, perciò, essere insieme per invertire l'escalation di violenza che sta investendo la nostra città, per sradicare la cultura mafiosa che permea ed invade tutti i tessuti della città, seminando paura e sgomento", dice Libera Foggia. "Invitiamo la cittadinanza a partecipare per far sentire la nostra voce di comunità unita che non si vuole rassegnare alla cultura della morte ma vuole costruire una città libera dalla violenza criminale e mafiosa". Il sit-in si terrà in piazza Sacra Cuore.

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