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Incendio in una baraccopoli di migranti nel Foggiano, morto carbonizzato un 35enne

Una persona è morta in un incendio che ha distrutto due baracche nell’insediamento spontaneo di migranti 'Torre Antonaccì, a Rignano Garganico (Foggia). Il suo corpo, secondo le prime informazioni, è stato trovato carbonizzato. Sarebbe rimasto intrappolato in una delle due baracche. A Rignano vivono migranti impiegati prevalentemente nei campi agricoli. Sul posto stanno operando Vigili del fuoco e Carabinieri, anche per risalire alle cause del rogo.

Le indagini

Sono quasi certamente di natura accidentale le fiamme divampate all’alba di oggi nel ghetto di Torre Antonacci. Nel rogo un uomo, un gambiano di 35 anni è rimasto carbonizzato.
Il cadavere giaceva riverso a terra all’interno di una delle due baracche in lamiera distrutte nel rogo. L'incendio potrebbe essere divampato o a seguito di un corto circuito o a causa del malfunzionamento di una cucina di fortuna allestita nelle baracche. Sul posto i vigili del fuoco che stanno effettuando operazioni di bonifica; mentre le indagini sono affidate ai carabinieri.

Soumahoro della comunità gambiana: “Politica, risparmiate le lacrime di coccodrillo”

La comunità gambiana e gli abitanti dell’insediamento dei Torretta Antonacci insieme alla Lega Braccianti si faranno sentire esprimendo cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima. Stanotte Yusupha Joof, nato in Gambia, è morto tra le fiamme dell’incendio scoppiato nell’insediamento dei braccianti a Torretta Antonacci (Comune di San Severo) nelle campagne pugliesi del foggiano. La Lega Braccianti e tutta la comunità degli abitanti di Torretta Antonacci hanno domato le fiamme dopo aver chiamato da subito i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, le cui cause sono da chiarire. Chiediamo a nome della famiglia e di tutta la comunità la verità sulle cause di questa tragedia.

"Chiedo a certi corpi dello Stato e della Politica, essendo stati indifferenti verso chi lotta a viso scoperto contro sfruttamento e assistenzialismo imprenditoriale sul corpo dei braccianti “Neri” - dice Aboubakar Soumahoro della comunità gambiana -, di risparmiarci lacrime di coccodrillo e dichiarazioni retoriche. Perché rappresentano l’altra faccia di questa tragedia. Chiediamo, a nome dei familiari in contatto con la Lega Braccianti, che siano accertate le cause di questa ennesima tragedia ai danni dei braccianti dimenticati della filiera agroalimentare".

Pd Puglia: evitare altre tragedie

«La morte di Joof Yusupha, lavoratore gambiano di 35 anni, a causa di un incendio nel ghetto di Torre Antonacci, è l’ennesima tragedia sul lavoro che accade non solo in Puglia, ma in tutta Italia. Esprimo la mia vicinanza alla sua famiglia, e a tutti coloro che, come Joof Yusupha, sono costretti a vivere in condizioni precarie per lavorare. Quanto accaduto non può lasciarci indifferenti, ed è necessario, oggi più che mai, lavorare per evitare che queste tragedie continuino a verificarsi». Lo dichiara il segretario regionale del Pd Puglia, Marco Lacarra. «La Regione Puglia, i sindacati, il governo e i datori di lavoro - dice - devono essere uniti, e lavorare insieme per arrivare ad un obiettivo comune: superare definitivamente la prospettiva dei ghetti».

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