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Spacciavano cocaina: 5 arresti sul Gargano, altre denunciate

Cinque persone sono state arrestate a San Nicandro Garganico nell'ambito dell'operazione 'Casablanca' eseguita dai carabinieri della compagnia di San Severo, dai militari del comando provinciale dei carabinieri di Foggia e Sat 11° Rgt Cc Puglia e unità cinofile. L’indagine ha coinvolto otto persone del posto, di cui tre già arrestate sempre a seguito dell’accoglimento dell’appello proposto dall’autorità giudiziaria. Tutti i soggetti sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana, nonché di reati contro il patrimonio (furto aggravato) e in materia di armi. Sono stati sequestrati circa 28 grammi di cocaina e dodici di marijuana. Due soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato, quattro deferiti in stato di libertà per detenzione fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quattro assuntori sono stati segnalati al prefetto.

Gli indagati si sarebbero approvvigionati di cocaina da alcuni soggetti di San Severo, non identificati, per poi cederla prevalentemente a giovani. Cessioni che sarebbero avvenute per lo più in strada nel periodo compreso tra maggio 2020 e luglio 2020. L’operazione odierna costituisce una costola dell’attività d’indagine culminata nel mese di ottobre 2020 con l’arresto di quattro persone tutte di San Nicandro Garganico nell'ambito del blitz 'El Barrio'. Gli indagati avrebbero spacciato a qualsiasi ora del giorno, cercando di fare sempre attenzione al passaggio delle forze dell’ordine, incontrandosi con gli acquirenti in luoghi sempre diversi e stabiliti all’ultimo momento per evadere i controlli; particolarmente accorti con gli acquirenti, ricorrendo frequentemente all’uso di un linguaggio criptico. I pagamenti inoltre, avvenivano non solo in contanti, ma in alcuni casi anche mediante ricarica su carta prepagata (in un caso un acquirente, a riprova del pagamento effettuato, avrebbe inviato la ricevuta come prova di avvenuto bonifico effettuato). Alcuni clienti acquistavano lo stupefacente pagando in un secondo momento. Gli acquirenti provenivano anche da Termoli.

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