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Arpal Puglia, sta per finire l'era del direttore generale Massimo Cassano

L'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro sarà guidata da un consiglio di amministrazione, da un presidente, un direttore e sarà nominato anche un collegio dei revisori

Massimo Cassano

Dopo anni di polemiche e duri scontri in Consiglio regionale cambia la governance dell'Arpal Puglia, l'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. Sarà guidata da un consiglio di amministrazione, da un presidente, un direttore e sarà nominato anche un collegio dei revisori. Sta dunque per finire l'era del direttore generale Massimo Cassano, ex sottosegretario di Forza Italia, poi passato alla corte del governatore Michele Emiliano.

Lo hanno deciso a maggioranza in seduta congiunta le Commissioni II e VI. Passa quindi la proposta dei Popolari con Emiliano che hanno presentato un emendamento alla proposta originaria di tre esponenti del Partito democratico e di un consigliere del gruppo misto, che prevedeva un amministratore unico ma con un curriculum di grande spessore.

La proposta di legge emendativa approvata, così come si legge dalla relazione, "intende intervenire sull’assetto organizzativo della Agenzia, distinguendo tra gli organi di vertice: l’organo più propriamente strategico politico, nel presidente e nel Consiglio di amministrazione e quello intermedio rappresentato dal direttore, con compiti di raccordo con le strutture operative. Questo in un’ottica di efficienza ed economicità dell’attività amministrativa.

Non è escluso, però, che Cassano resti comunque nel cda con un ruolo inferiore.

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