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Mola di Bari, minacce alla consigliera regionale Parchitelli: in piazza croce e cartelli di cattivo gusto

Una croce e alcuni cartelli. Minacce e pesanti intimidazioni sono comparse questa mattina nella piazza centrale di Mola di Bari nei confronti di Lucia Parchitelli, consigliera regionale ed ex assessore comunale della cittadina pugliese.  "Alla Parchitelli che ha preso 500 voti a Mola gli auguriamo 500 possibilità di andare in uno 048" (codice che si riferisce all'esenzione sanitaria per i malati di tumore), recitava un cartello. Stesso numero campeggiava sulla croce. A scatenare la protesta il presunto parere favorevole di Parchitelli alla riapertura della discarica Martucci, tra Mola e Conversano. "Invitiamo gli elettori molesi - si legge su un altro cartello - a prendere le distanze da tutti i partiti politici e le liste civiche che hanno votato a favore della discarica Martucci e non votarle alle prossime elezioni amministrative".
Lucia Parchitelli, esponente PD, ha commentato su Facebook: "Non è la Mola che conosco. In questa domenica dedicata alla Pace, mai avrei pensato di essere destinataria di questo riprovevole gesto. L'iniziativa di uno non potrà mai cambiare quello che penso e mi lega a tanti molesi, di certo il dispiacere è tanto. Ringrazio tutte le persone che con una telefonata, un messaggio o attraverso i social mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. La questione "Martucci" continuerà a vedermi attenta e partecipe della soluzione che riuscirà a garantire la tutela della salute dei cittadini. La strada dell'odio non è quella giusta da percorrere, e mai come in questo momento storico dovremmo tutti farci portatori di ben altri sentimenti". L'episodio è stato commentato anche dal sindaco: "Quello che è accaduto stamattina in piazza è vergognoso - ha scritto Giuseppe Colonna - e prendo pubblicamente e nettamente le distanze. Vogliono - prosegue - inquinare il clima politico e sociale della nostra società: non glielo consentiremo. Da parte mia perseguirò nelle sedi opportune gli autori di questo inqualificabile gesto".

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