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Barletta, la scomparsa di Michele Cilli. La novità dell'auto incendiata

Nuovi elementi in merito alla scomparsa di Michele Cilli, il 24enne barlettano svanito nel nulla nella notte tra il 15 e il 16 gennaio scorsi: riflettori accesi, adesso, su una macchina incendiata nelle stesse ore in cui Cilli cessava di dare notizie di sé. A riferire tale circostanza è stato il criminologo Gianni Spoletti, parlando ai cronisti di una macchina incendiata la notte tra il 15 e il 16 gennaio sotto il ponte della statale 16 di via Foggia, nelle stesse ore in cui si perdevano le tracce di Michele Cilli.
L'area del ritrovamento è prossima alla zona della Fiumara, dove maggiormente si sono concentrate le ricerche. La segnalazione della carcassa dell'auto è giunta da una telefonata anonima. Spoletti, nella relazione consegnata alla Polizia, ipotizza che l'incendio dell'auto e la scomparsa del 24enne possano essere collegate: «Dobbiamo capire se questa autovettura sia stata incendiata con dolo - ha detto il professionista ai cronisti - o per altre cause. Le autorità competenti sicuramente lo accerteranno».
Prima della macchina incendiata il criminologo aveva già segnalato agli inquirenti Il ritrovamento di tre taniche di acido muriatico nella zona sud di Barletta ed una lettera anonima recapitata alla famiglia di Cilli, in cui si ipotizzano collegamenti del ragazzo con gli ambienti della droga.

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