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Uccise fidanzato nel Barese: fu gioco erotico, non ragioni gelosia

Ci sarebbe stato un gioco erotico finito male e non ragioni di gelosia alla base della morte di Pierpaolo Perez, il 49enne ucciso dalla fidanzata con un colpo di pistola calibro 9 alla testa, all’interno della propria abitazione, a Bitetto, nel Barese, il 26 giugno 2018. E’ quanto l'imputata Mariangela Losurdo, 26 anni, rea confessa, assistita dall’avvocato Nicola Lerario, ha raccontato in aula durante il processo, conclusosi con la condanna con rito abbreviato alla pena di 16 anni di reclusione per omicidio volontario. La stessa gip che nel dicembre 2020 ne dispose l’arresto, scriveva nell’ordinanza che «resta allo stato incomprensibile il movente del delitto. Non emergono sufficienti elementi per attribuirgli uno sfondo passionale», cioè legato alla relazione sentimentale che la vittima aveva anche con la madre della Losurdo. Sul punto, negli atti si legge anche che «non è del tutto chiaro se la figlia sapesse o meno della relazione anche della madre» con Perez.

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