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Caos tamponi in Puglia, i medici di base a Emiliano: "Basta scaricabarile"

I sindacati dei medici di base pugliesi (S.M.l. SNAMI SlMeT. G.t.L Fp Medici) hanno scritto un lettera aperta al presidente (e per ora assessore alla Sanità) Michele Emiliano e ai direttori delle Asl, chiedendo di fare chiarezza

ROMA (ITALPRESS) – Superano i 200 mila i casi Covid nel Paese. Dai dati del ministero della Salute si evidenzia una crescita dei casi di coronavirus che raggiungono oggi il numero record di 219.441, in forte aumento rispetto ai 189.109, con 1.138.310 tamponi processati, e un tasso di positività che sale al 19,27%. Scendono i

Il boom di contagi, il rafforzamento ulteriore del Green pass e la conseguente corsa ai tamponi degli ultimi giorni, stanno provocando non solo caos ma anche malumori. Al punto tale che i sindacati dei medici di base pugliesi (S.M.l. SNAMI SlMeT. G.t.L Fp Medici) hanno scritto un lettera aperta al presidente (e per ora assessore alla Sanità) Michele Emiliano e ai direttori delle Asl, chiedendo di fare chiarezza. E di non scaricare responsabilità e compiti sui dottori di famiglia.

"Il momento tragico e particolare che stiamo vivendo per la pandemia da Covid-19 - si legge nella lettera aperta - non ha bisogno di ulteriori comportamenti fai da te che confondono il cittadino e i medici rispetto a prestazioni certe, puntuali ed efficaci.

E' compito istituzionale assicurare informazioni corrette per evitare il caos che stiamo vivendo per contagiosità, tamponi e tracciamenti. Tutto questo genera il ricorso fai da te da parte del cittadini con effettuazione di prestazioni spesso inutili, dispendiose e ingiustificate. E' fondamentale che chi si rapporta col cittadino-utente non giochi allo scarica barile rimandando competenze proprie ai medici di famiglia come sta accadendo e stiamo denunciando, vedi volantino informativo diffuso dalla ASL BA che induce gli utenti a richiedere ai MMG prestazioni non dovute (prenotazione tamponi, certificati di guarigione, ecc).

Si vigili perché non si continui con questo modo di procedere. Diversamente - precisano i sindacati - non potendo fare altro ci vedremo costretti a tutelarci per le vie più opportune. I medici di famiglia consci dei propri compiti e degli atti dovuti al cittadino-utente forniscono in ragione di ciò le prestazioni di cui hanno responsabilità e competenza. Si richiamino a fare altrettanto tutti gli operatori pubblici e privati ( farmacie, laboratori di analisi, Dipartimenti di Prevenzione, operatori sanitari distrettuali etc. ) coinvolti nella gestione di questo periodo pandemico a svolgere per intero l'iter assegnato senza rinviare ai medici di famiglia, ad esempio, la registrazione dei tamponi, eseguite da altri, sulle piattaforme come ci capita di constatare. Attenzione a divulgare, istigando false informazioni!"

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