Lunedì 29 Aprile 2024

Gare truccate a Polignano: sindaco ai domiciliari. Si indaga anche sui lavori sul lungomare

Un vero e proprio sistema per truccare gli appalti e farli vincere ad imprenditori amici è quello che sarebbe stato messo in atto, secondo la procura di Bari, al comune di Polignano a Mare.  Sono 5 le persone arrestate e 5 gli indagati raggiunti da interdizione. Agli arresti domiciliari sono finiti  il sindaco Domenico Vitto, coinvolto nel presunto falso sorteggio per nominare il presidente della gara per il rifacimento del lungomare "Domenico Modugno",  ma anche il vicesindaco Salvatore Colella e i dirigenti comunali Nicola Cicala, Raffaele Lassandro e Pasquale Teofilo. Per cinque imprenditori è stata disposta la misura interdittiva: Vito Dentico, Sergio Giazzi, Hibro Hibroj, Vito Lo Franco e Nicola Narracci. Complessivamente gli indagati sono ventiquattro, compresa la vicecomandante della polizia locale. Le indagini della Guardia di Finanza sono partite dal mancato versamento di parte delle rette per la mensa scolastica al comune da parte di alcune tabaccherie che avevano in gestione il servizio. A coprirle sarebbero stati alcuni dirigenti comunali. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione (non riconosciuto dal gip Angelo Salerno nell'ordinanza cautelare), concorso in peculato e turbativa d'asta, falso ideologico, rivelazione del segreto d'ufficio, omissione di ufficio, subappalto illecito. Sono 9 le gare su cui sarebbero state accertate irregolarità, ma 6 quelle contestate dalla Procura nella richiesta d'arresto, per un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro. La più importante, appunto, quella relativa ai lavori del lungomare (850mila euro), ma c'è anche la ristrutturazione di un immobile sottratto alla mafia. Secondo le indagini gli imprenditori ricambiavano i favori sostenendo i politici alle elezioni. I dipendenti comunali, invece, avrebbero ottenuto promozioni.

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