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Bari, Libera e il Comune ricordano l'esempio di chi ha detto "NO" alla mafia - VIDEO

Hanno scandito i nomi di tutte le oltre mille vittime innocenti della mafia. Volontari, esponenti della società civile, operai, magistrati (come il procuratore Roberto Rossi e l'aggiunto Giannella) e il prefetto Antonella Bellomo hanno celebrato così la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti, ha organizzato una manifestazione davanti ai cancelli dell'ex OM Carrelli, nella zona industriale di Bari, per lanciare un messaggio chiaro: giù le mani delle imprese. Il presidente di Libera Bari, don Angelo Cassano, ha detto che "abbiamo voluto coniugare questo momento della memoria con l'impegno a stare accanto ai lavoratori. Siamo stati qui il 4 marzo con don Luigi Ciotti e vogliamo continuare a sostenere le istituzioni perché possano affrontare le vertenze e tenere lontane le mafie degli affari".

Alla cerimonia erano presenti anche i familiari delle vittime della criminalità a Bari. In serata il teatro comunale Niccolò Piccinni ospiterà un evento speciale fuori cartellone. Alle ore 19.30 andrà in scena  “Stoc ddo’ - Io sto qua”, lo spettacolo di Sara Bevilacqua ispirato alla storia di Michele Fazio, ucciso dalla mafia a Bari il 12 luglio 2001 a neppure 16 anni, e a sua madre Lella che, senza paura, insieme a suo marito Pinuccio, ha scelto di non girare la faccia dall’altra parte restando a vivere nella sua casa nella città vecchia, sfidando i clan della guerra per il traffico di droga, responsabili del proiettile che ha colpito e ucciso suo figlio.

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