Undici anni fa, mentre rientrava a casa nel quartiere Carbonara di Bari, Giuseppe Mizzi fu raggiunto da sei colpi di pistola sparati da due killer di un clan mafioso (condannati insieme al mandante) che lo avevano scambiato per un'altra persona. Il comune, il consiglio regionale, l'associazione Libera, i bambini della scuola del Municipio, hanno voluto ricordarlo insieme ai familiari nei pressi della targa posta all'inizio della strada a lui dedicata.
Il sindaco Antonio Decaro e il prefetto Antonella Bellomo hanno deposto una corona di fiori. A ricordare Giuseppe Mizzi sono stati la moglie, Katia e il fratello Angelo. "Il ricordo di Pino non svanisce - ha detto la moglie, commossa - Ogni giorno quando ritorno a casa ripenso a quella sera, ai miei figli Carlo e Andrea. Tutto questo non dovrebbe più accadere. Cerchiamo di insegnare ai nostri figli il male e il bene, affinché non accada più".
Il sindaco ha ringraziato i bambini e le maestre e ha detto loro che oggi a Bari non si abbassa più la testa davanti ai mafiosi perché la città è cambiata.
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