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Lavoratori manifestano in piazza a Bari, 63enne di Luzzi stroncato da un malore

Sono circa tremila i lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil arrivati in piazza Prefettura a Bari anche da Basilicata, Calabria e Molise. I sindacati protestano contro le misure inserite nella manovra finanziaria del Governo che ritengono "inadeguata".

Una giornata segnata inevitabilmente dalla morte di un manifestate per cause naturali: il 63enne Umile Ferro (iscritto alla Cgil), originario di Luzzi, si è accasciato al suolo nei pressi del Lungomare. Inutili i soccorsi.

La manifestazione

"Vogliamo cambiare questo Paese", ha detto in collegamento da Roma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Abbiamo bisogno di unità per portare a casa risultati per i lavoratori e per il Paese". Secondo gli organizzatori l'adesione è stata notevole. "In piazza oggi ci sono lavoratori, pensionati e tanti studenti, sono il Paese in carne e ossa, ascoltatelo", hanno detto i segretari di Cgil e Uil, Gianna Fracassi e Domenico Proietti. Fracassi spiega che i sindacati non possono accontentarsi di "un accordo sul fisco che dà pochissimo ai redditi bassi e medio-bassi e siamo stupiti dal fatto che il Governo si stupisca dello sciopero: siamo in piazza per questioni molto concrete che si chiamano fisco, contrasto alla precarietà, pensioni, crisi industriali. E aggiungo il Mezzogiorno che è scomparso dall'agenda politica". Per Proietti "l'obiettivo dello sciopero è cambiare la legge di Bilancio che non è adeguata agli interessi del Paese. Poi c'è la riforma fiscale che è solo un aggiustamento delle aliquote che concentra sette miliardi nella fascia di reddito tra 40 e 50mila euro, ma l'85% dei lavoratori e dei pensionati sono sotto la soglia dei 35mila euro". "L'altro grande tema è quello delle pensioni. Dobbiamo reintrodurre - ha concluso - una flessibilità di accesso più diffusa: nella legge di Bilancio c'è un pezzetto di allargamento dell'Ape sociale ma non ci sono le risorse per rendere esigibile questo diritto dei lavoratori".

Il cordoglio della Cgil

"A causa di un malore improvviso e fatale, ci lascia il compagno Umile Ferro, 63 anni, di Luzzi. Da pochi anni tornato in Calabria dal Venezuela, dove aveva vissuto gran parte della sua vita. Un uomo che da poco ma con grande entusiasmo si era avvicinato al mondo della Cgil di Cosenza. Partecipava con passione e dedizione alle riunioni, alle manifestazioni. Oggi era con noi a Bari, per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro le misure inserite nella manovra finanziaria del Governo che riteniamo "inadeguata". Mentre ci stavamo avviando verso piazza della Libertà il compagno Ferro si è allontanato per recarsi sul lungomare dove all'improvviso si è accasciato. Immediati i soccorsi di alcuni autisti che avevano assistito alla scena. Allertato il 118 l'autoambulanza è arrivata dopo circa un'ora. I medici hanno tentato di soccorrerlo con un massaggio cardiaco, ma dopo circa 40 minuti ne dichiaravano la morte".

Grande il sostegno ricevuto dai vertici nazionali della Cgil, accorsi sul luogo a manifestazione terminata, Gianna Fracassi e Domenico Proietti e fondamentale l'apporto dei compagni della Cgil Puglia, da Pino Gesmundo agli altri.

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