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Apoteosi Bari: vittoria a Latina e adesso la Serie B è realtà

Latina-Bari 0-1

Latina (3-5-2): Tonti 7, De Santis 5,5, Celli 6, Giorgini 5,5; Ercolano 6 (15’ st. Teraschi 5,5), Tessiore 6, Amadio 6, Barberini 5,5 (30’ st. Atiagli 6), Carissoni 5,5 (41’ st. Rossi s.v.); Jefferson 5,5, Sane 5,5 (15’ st. Carletti 6). A Disp: Cardinali, Ciammaruconi, D’Aloia, Mascia, Palermo, Sarzi Puttini). All. Di Donato.
Bari (4-3-1-2): Frattali 6, Pucino 6, Celiento 6,5 (43’ st. Terranova s.v.), Di Cesare 6,5, Ricci 6,5; Maita 6 (29’ st. Mallamo 6), Maiello 6,5, D’Errico 6 (16’ st. Scavone 6); Citro 6 (30’ st. Misuraca 6); Antenucci 7, Cheddira 6 (16’ st. Simeri 6). (Polverino, Plitko, Belli, Mazzotta, Bianco, Galano, Paponi). All. Mignani.
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia.
Marcatori: 22’ Antenucci (B).
Ammoniti: D’Errico, Frattali (B)
Note: al 36’ Tonti (L) para un rigore ad Antenucci (B).

Il Bari torna in B dopo quattro anni di purgatorio tra D e C: i biancorossi, battendo il Latina in trasferta 0-1 con con gol di Antenucci al 23' (poi l’attaccante si è fatto parare un rigore alla fine primo tempo), ritrovano la serie cadetta dopo averla persa per guai economici al tempo della gestione Giancaspro (causa mancata ricapitalizzazione nel 2018). A sostenere in questa trasferta i biancorossi c'erano al Francioni duemila tifosi, mentre tanti altri supporter erano rimasti a Bari a vedere la partita sui maxischermi al San Nicola.
«Non ci fermeremo qui – ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro subito dopo la vittoria – ora vogliamo la serie A». In città, intanto, festeggiamenti, con i caroselli dei tifosi che suonano i clacson dalle auto e che sventolano la bandiera biancorossa in strada. Il club del presidente Luigi De Laurentiis aveva sfiorato la promozione nei due precedenti tornei di C, ma l’obiettivo era sfumato nei play off. In questo torneo, grazie alla rosa allestita dal ds Ciro Polito, e alla gestione tattica dell’allenatore Michele Mignani, il Bari ha dominato gli avversari, imponendo un ruolino di marcia insostenibile per le avversarie, in primis Catanzaro e Avellino. a giusta dimensione è stata raggiunta con in panchina Michele Mignani, allenatore che ha puntato su un modulo offensivo: ora la festa di una città.

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