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Carbonizzata la barca a vela che si era incagliata sulla scogliera di Brindisi

Dopo l'incendio, della barca a vela resta ben poco. Le fiamme che si sono sviluppate nella tarda serata di ieri hanno carbonizzato l'imbarcazione che lo scorso 27 luglio si era arenata sul litorale brindisino, in balia di una improvvisa tromba d'aria. Da allora, l'unità lunga circa 10 metri giaceva riversa su una fiancata a ridosso della falesia, fra lo stabilimento balneare dei vigili del fuoco e l'ex lido Saca, sulla costa a nord di Brindisi.

Quando, intorno alle ore 23 di ieri, i pompieri hanno raggiunto l'area, la barca era già ridotta a una palla di fuoco. Il mare in tempesta e la tramontana hanno reso pressoché impossibili le operazioni di spegnimento. Sarebbe stato estremamente rischioso, infatti, raggiungere il luogo sia con mezzi di mare che con veicoli antincendio via terra. Alle prime luci del giorno, dopo l'estinzione del rogo, i vigili del fuoco sono tornati sul posto per un sopralluogo. Sono intervenuti anche gli uomini della dalla Polizia di Stato e il personale della Capitaneria di porto. A bordo della barca a vela, battente bandiera francese, viaggiava una coppia di spagnoli, insieme ai loro due cani. In balia delle onde a causa di un'improvvisa ondata di maltempo, marito e moglie non hanno potuto fare nulla per evitare l'impatto contro la scogliera. Fortunatamente non vi è stata alcuna conseguenza sia per i coniugi che per i cani. Ma dalla sera del 27 luglio la barca giace sulla battigia. L'origine dell'incendio è da accertare. Estremamente concreta l'ipotesi di una matrice dolosa.

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