Lunedì 29 Aprile 2024

Truffa sui contributi per l'editoria: sequestrati oltre 4 milioni di euro a Grottaglie

 
 

La Guardia di Finanza di Taranto e Caserta hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo emesso, su richiesta della Procura regionale per la Campania, dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli, fino alla concorrenza dell’importo del danno erariale accertato, di circa 4,2 milioni di euro, nei confronti di una società cooperativa giornalistica e suoi rappresentanti, per l’illecita percezione di contributi pubblici a sostegno dell’attività editoriale. La società avrebbe più volte cambiato sede legale e denominazione di testata giornalistica, producendo falsa documentazione attestante un assetto societario diverso da quello reale, e così inducendo in errore il Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Roma, da cui avrebbe percepito indebitamente, per gli anni dal 2008 al 2012, contributi pubblici per circa 4,2 milioni di euro. Sarebbe emerso che i giornalisti, avvicendatisi nella compagine associativa, avrebbero disconosciuto una propria volontaria e sostanziale adesione alla cooperativa in qualità di soci, specificando che in realtà avrebbero svolto esclusivamente attività di lavoratori dipendenti come redattori e che il formale rapporto associativo quali cooperatori sarebbe stato imposto loro dietro minaccia di licenziamento. Tre amministratori della società, Pasquale Piccirillo, Antonio Sollazzo e Caterina Maria Bagnardi (uno reale e due di fatto, tutti di Caserta) furono denunziati all’Autorità giudiziaria ordinaria per il reato di truffa aggravata funzionale al conseguimento di erogazioni pubbliche. Le operazioni di sequestro, eseguite invece oggi, a Grottaglie, hanno riguardato beni immobili, conti correnti e crediti agli stessi riconducibili, sino a concorrenza del danno erariale contestato.

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