Lunedì 29 Aprile 2024

Recuperata dopo 26 ore la speleologa di Alberobello caduta in una grotta. Le immagini dei soccorsi

 
 
 
 

Ventisei ore con il fiato sospeso fino a quando Eleonora, speleologa 41enne di Alberobello, ha rivisto la luce fuori dalla grotta Rotolo di Monopoli, nel Barese. Nell’anfratto si era calata all’alba di ieri con un gruppo di dieci colleghi speleologi in esplorazione, ma era rimasta intrappolata a causa di una caduta a 120 metri di profondità che le aveva provocato la frattura di un braccio. Il gruppo era sceso nella grotta, la più profonda della Puglia che arriva a 350 metri e poi prosegue sommersa per la presenza di una falda acquifera, per una attività di pre-esplorazione e per il trasporto di materiale e attrezzature, tra cui bombole di ossigeno, in previsione di una futura esplorazione speleosubacquea proprio nella falda sottostante. Il punto dove la 41enne è caduta e si è ferita, intorno alle 18 di ieri, «si trova a una profondità di 120 metri tra cunicoli, anfratti e strettoie che hanno reso particolarmente difficile la risalita in barella», ha spiegato il presidente del Soccorso alpino e speleologico Puglia Gianni Grassi, che ha seguito tutte le operazioni di soccorso assieme a più di 40 tra tecnici e operatori sanitari provenienti anche da Basilicata e Campania. Dopo la segnalazione dell’infortunio, il resto del gruppo che era con Eleonora è uscito dalla grotta ed è rimasto con lei solo uno speleologo per assisterla fino all’arrivo dei soccorsi. Una volta lì, i soccorritori hanno prima calato un cavo telefonico per le comunicazioni con l’esterno e allestito le corde per le operazioni di recupero sia sui tratti verticali che su quelli orizzontali all’interno della grotta. Poi un gruppo di una ventina di persone è sceso per stabilizzare e imbarellare l'infortunata, mentre fuori un altro gruppo di tecnici disostruttori ha lavorato per allargare la parte iniziale della grotta e consentire il passaggio della barella. Sul posto, in supporto ai soccorritori speleologi, c'erano anche i carabinieri di Monopoli e la Polizia locale. Le operazioni di recupero sono andate avanti tutta la notte e intorno a mezzogiorno Eleonora, accolta da un applauso, è uscita dalla grotta, stanca ma in buone condizioni di salute, con le sue gambe e il solo braccio fasciato. «È stata una grande emozione - ha detto Grassi - vederla riemergere dalle viscere della terra dopo 26 ore lunghe e durissime per i 40 tra sanitari e i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno dato tutto per questo straordinario risultato».

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