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Screening oncologici, l'ospedale Di Venere di Bari è il polo di riferimento

L'unità coordina altri sei centri periferici, ma nella rete sono previsti altri due ingressi

L’ospedale Di Venere è il nuovo polo di riferimento della Asl Bari per gli screening oncologici, programmi di sanità pubblica che offrono esami diagnostici gratuiti periodici mirati a target di popolazione sana in determinate fasce di età per prevenire e trattare le patologie neoplastiche.

L’unità dedicata allo screening mammografico e alla radiodiagnostica senologica coordina a sua volta altri sei centri periferici: ospedale San Paolo; ospedale di Molfetta; ospedale di Altamura; distretto di Monopoli; poliambulatorio di Mola di Bari; ospedale di Putignano. A breve nella rete entreranno anche il Presidio territoriale di assistenza di Conversano e il distretto di via Fani.

Dall’analisi dei dati, nel 2019, prima quindi della emergenza sanitaria, sono state erogate 16.977 prestazioni di screening mammografico. Nel 2020 l’attività ha subito un rallentamento a causa delle restrizioni legate alla pandemia per poi riprendere in modo significativo nel 2021 con 20.715 prestazioni, raggiungendo il 55% di estensione.
Sono 90mila le donne che ricadono nella popolazione cosiddetta “bersaglio” in provincia di Bari, con il potenziamento dei programmi di prevenzione si punta a raggiungere un obiettivo minimo di estensione del 60& nel 2022 e dell’80% nel 2023.
L’attività sarà incrementata ulteriormente con l’arrivo di nuovi tecnici di radiologia selezionati tramite concorso: 24 sono prossimi alla assunzione.

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