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Incendio su traghetto Grecia-Italia: 5 persone a bordo, 8 i dispersi VIDEO

Secondo l’emittente televisiva greca Skai, sarebbero 278 le persone a bordo della nave Euroferry Olympia portate in salvo a Corfù, dove sono state contate e identificate, dopo l'incendio di questa notte. Sono ancora 13 le persone che ancora non sono in salvo: cinque dei quali individuati a bordo, gli altri 8 ancora dispersi. Lo riferisce in una nota il Gruppo Grimaldi, che ha offerto completa assistenza e una sistemazione alberghiera agli sbarcati a Corfù, in attesa di ricevere il nulla osta dalle autorità competenti per procedere con il trasferimento verso i luoghi di residenza.
Proseguono, inoltre, le operazioni di recupero della nave, attraverso l’utilizzo di rimorchiatori specializzati. Al momento non risultano sversamenti di combustibile né danni ambientali di altro tipo. Per le operazioni di salvataggio è stata incaricata dal Gruppo Grimaldi la Smit Salvage, azienda olandese leader a livello mondiale nel settore del salvataggio.

L’imbarcazione partita da Igoumenitsa e diretta a Brindisi, è stata evacuata con i mezzi di bordo. Appena segnalata la situazione di difficoltà, la Guardia costiera italiana si è messa in contatto con quella greca offrendo disponibilità di mezzi aerei e terrestri, ma non ce ne è stato bisogno essendosi reso necessario evacuare immediatamente il traghetto.

L'incendio è scoppiato sulla nave di linea battente bandiera italiana mentre viaggiava nel Mar Ionio. L'incidente si è svolto al largo della costa settentrionale dell’isola greca di Corfù, tra Grecia e Albania. Le cause non sono ancora note. Secondo le prime informazioni, l'incendio sull'Euroferry Olympia sarebbe scoppiato in una delle stive della nave che trasportava prevalentemente tir e i loro autisti. L’equipaggio ha inizialmente tentato di spegnerlo con le dotazioni di bordo ma, vista l’impossibilità di riuscirci, il comandante ha dato ordine di abbandonare la nave. I passeggeri sono stati soccorsi ed evacuati a bordo di una motovedetta della guardia di finanza italiane che si trovava in zona e di una motovedetta della Guardia costiera greca. Verranno portati nel porto di Corfù. Completate le operazioni di evacuazione dei passeggeri, la compagnia armatrice Grimaldi sta valutando come condurre le operazioni di recupero della nave. La nave era salpata all’1.20 della scorsa notte dal porto di Igoumenitsa ed era diretta a Brindisi.

Due camionisti bulgari, considerati in un primo momento dispersi, sono stati trovati nella stiva del traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi Lines. Lo conferma all’AGI Paul Kyprianou, responsabile relazioni esterne Grimaldi Group. «Non sembra siano feriti, stiamo organizzando le operazioni di evacuazione», ha detto. Sarebbe almeno tre i feriti nell’incendio scoppiato stanotte a bordo del traghetto Euroferry Olimpia. Lo riferiscono funzionari greci. Il direttore dell’ospedale di Corfù, Leonidas Roumbatis, ha detto alla televisione pubblica greca Ert che due passeggeri che hanno riportato ferite lievi sono stati ricoverati per motivi precauzionali mentre una motovedetta della guardia costiera greca ha trasportato un membro dell’equipaggio della nave di 42 anni che aveva difficoltà respiratorie.

La ricostruzione

«Alle ore 04.12 (ora locale) il Comandante della nave ha contattato il quartier generale del Gruppo informando che l’incendio si sarebbe manifestato al garage numero 3. L’equipaggio della nave è subito intervenuto per domare l’incendio con i mezzi di bordo mentre il Comandante ed il personale del Gruppo, attraverso l’emergency response team, hanno prontamente notificato l’accaduto alle competenti autorità nazionali e greche, e preso tutte le misure necessarie onde gestire nel migliore dei modi l’incidente». Questa una prima ricostruzione di Grimaldi. Il vertice del Gruppo esprime «il proprio rammarico per l’incidente e darà piena collaborazione alle autorità competenti, per fare luce sull'accaduto».

Le verifiche

L’Euroferry Olympia, colpita da un incendio la scorsa notte, è stata sottoposta, lo scorso 16 febbraio a Igoumenitsa, «ad una visita Port State Control, conclusasi con esito positivo». Lo sottolinea il Gruppo Grimaldi, precisando che «la nave è oggetto di regolari verifiche da parte delle autorità competenti nell’ambito dei controlli previsti dalla normativa internazionale in materia di sicurezza della navigazione».

 

 

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