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Lecce, ottimo pari al "Maradona": 1-1 contro il Napoli. Salentini con personalità

Colombo, prima, sbaglia un rigore e, poi, firma il gol del pareggio rispondendo al vantaggio di Elmas

Napoli-Lecce 1-1

Reti: 27′ Elmas, 31′ Colombo.

Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Olivera; Zambo Anguissa (85′ Simeone), Ndombele (46′ Lobotka); Politano (72′ Lozano), Raspadori (46′ Zielinski), Elmas (56′ Kvaratskhelia); Osimhen. Allenatore: Spalletti.

Lecce (4-3-3):  Falcone; Gendrey, Baschirotto, Tuia, Pezzella; Helgason (46′ Gonzalez), Hjulmand, Askildsen (62′ Blin); Banda, Colombo (79′ Ceesay), Di Francesco (62′ Strefezza). Allenatore: Baroni.

Senza timori reverenziali. Il Lecce gioca con grande personalità al "Maradona" al cospetto di un Napoli con un organico da paura. Termina in parità (1-1) con i giallorossi che falliscono anche un rigore con Lorenzo Colombo che si è fatto parare la conclusione da Meret. Poi succede tutto in pochi minuti: al 27' Elmas trova il gol del vantaggio, ma al 31' i giallorossi ristabiliscono subito la parità con un bel tiro di Colombo che si fa così perdonare il precedente errore.
Nella ripresa il Napoli ha cercato la rete del vantaggio, ma anche i giallorossi hanno avuto le loro possibilità di portare a casa l'intera posta. Un risultato, il secondo pareggio consecutivo, che premia il lavoro di Baroni e dei suoi ragazzi che, a quanto sembra, stanno crescendo di partita bin partita.

Colombo: "Gol un po' per il Milan"

«Mi piace pensare che questo gol al Napoli è anche un po' per il Milan, che della squadra di Spalletti è avversaria diretta». Lorenzo Colombo, centravanti ventenne del Milan in prestito al Lecce, commenta così il suo gran gol che ha regalato ai salentini il pari in casa del
Napoli. E per giunta senza perdere la calma per il rigore precedentemente sbagliato. «Ho tirato il primo rigore perché in questo stadio splendido la gente fa un gran casino, ho sentito un fischio e ho pensato fosse l’arbitro - ha raccontato a Dazn Colombo -. Poi quando me lo ha fatto ripetere ho sbagliato, ma ho pensato che dovevo rimanere in partita perché la squadra aveva bisogno di me». A fine partita, lo scambio di maglia con Osimhen. «Cosa gli ruberei? La capacità di attaccare lo spazio, in quello è fenomenale».

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