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Bari, il centrocampista D’Errico cerca conferme: ultimo treno per arrivare al top

Grande protagonista dei biancorossi in serie C, ma ora tra i cadetti dovrà conquistarsi la maglia e dimostrare di poter essere un calciatore ancora indispensabile

Ora è tra i biancorossi più attesi. Andrea D’Errico è stato tra i trascinatori del Bari promosso in serie B. Determinante con le sue invenzioni, con i colpi sciorinati proprio nelle gare più delicate, con le serpentine che puntualmente hanno mandato in tilt le difese avversarie. Un anno fa, era stato il primo colpo della campagna acquisti estiva. Il direttore sportivo Ciro Polito mise a segno un autentico blitz, approfittando della rottura con il Monza, unita alla voglia di sentirsi assoluto protagonista con una maglia prestigiosa. Il centrocampista milanese era stato acquistato per essere un valore aggiunto. Come, in realtà, si è confermato. 34 presenze, quattro reti (più una in Supercoppa di C) tra le quali brilla la perla (destro a giro sul secondo palo) a Catanzaro, nel confronto diretto che mandò i Galletti a dieci lunghezze di vantaggio sui calabresi, spalancando le porte della promozione. Una rete divenuta una cartolina dell’annata pugliese.

Ora, però è chiamato a un’ulteriore crescita: non solo nella vita (a breve sarà papà di una bimba), ma anche sul piano professionale. Nel pieno dell’età matura, il suo sogno è arrivare in serie A, possibilmente con il Bari con cui è vincolato fino al 2024. Ma prima di raggiungere il palcoscenico più prestigioso, D’Errico dovrà confermarsi in B. Una categoria che affronterà soltanto per la seconda volta in carriera. Nel suo percorso, infatti, conta nove tornei di C e due in D con il Monza che proprio dalla quarta serie ha condotto in B, con la fascia da capitano al braccio. Nel 2020-21 ha collezionato 27 presenze e un gol con i brianzoli in una stagione non all’altezza delle sue qualità. Non è stato inamovibile come ama essere, sovente gli è toccato un ruolo da attore non protagonista. Perciò, adesso in biancorosso gli toccherà confermare il suo valore in cadetteria. Non sarà un titolare acclarato come è avvenuto nell’ultima stagione, dovrà probabilmente vedersela con un “rivale” della sua caratura per conquistare una maglia. Forse sarà anche chiamato a seguire lo spartito di Mignani più alla lettera perché la B imporrà ripiegamenti e rincorse, non solo una fase offensiva che lui sa garantire come pochi. Aumenteranno, infine, le responsabilità: D’Errico farà parte dello zoccolo duro in una rosa inevitabilmente destinata a un profondo rinnovamento. una nuova sfida, quindi: sapendo che questo è l’ultimo treno per provare ad arrivare al top. E D’Errico non vuole perderlo.

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