Lunedì 29 Aprile 2024

Bari, il borsino dei centrali difensivi: solidi Terranova e Gigliotti, dubbio Celiento

Parola d’ordine: solidità. Il nuovo Bari dovrà contare su una difesa affidabile, arcigna, completa sia sul piano fisico per contrastare le punte più strutturate del campionato cadetto, sia su quello del dinamismo e della velocità. Per Michele Mignani l’equilibrio è fondamentale: le sue squadre hanno sempre vantato numeri invidiabili sulle reti subite. Una tendenza confermata anche dall’ultimo campionato di C, dominato grazie alla miglior retroguardia del girone C: 26 i gol incassati, al pari di Catanzaro e Avellino. Nel piano di Mignani, i centrali rivestiranno un ruolo determinante. Due, al momento, appaiono le certezze: Emanuele Terranova e Guillaume Gigliotti. Il 35enne di Mazara del Vallo ha rappresentato la costante dell’ultima stagione: 34 presenze, quasi 3mila minuti in campo, quattro reti a suggellare un contributo prezioso anche in fase realizzativa. Riscattato dalla Cremonese per effetto della promozione (è scattato un vincolo fino a giugno 2023), sarà un riferimento pure per la prossima stagione. Tuttavia, bisognerà pure confrontarsi con un’età che impone di gestirlo evitandone stress e usura. Diverso è stato il percorso di Gigliotti: acquistato anche lui l’ultimo giorno di agosto da svincolato dopo il fallimento del Chievo, ha firmato un contratto biennale, ma ha faticato non poco nel girone d’andata. Si è ripreso, invece, grazie ad un girone di ritorno che ne ha messo in luce le qualità di marcatore “feroce”, agonista, forte nel gioco aereo: il suo score conta 26 gettoni e quasi 1.800 minuti. Il francese ha 32 anni, ma sarà ancora utile. Non è un mistero che il ds Ciro Polito voglia confermare Valerio Di Cesare: non solo perché il ruolo guida riconosciuto al capitano, ma anche per le note qualità e un’integrità fisica che gli ha consentito pure di recuperare brillantemente dal serio infortunio al ginocchio subito lo scorso autunno. Prima di tale stop, era lui il partner di Terranova e il suo torneo si è comunque chiuso con 20 gettoni e un gol. In bilico, invece, Daniele Celiento: il 27enne napoletano è stato spesso utilizzato (22 presenze, oltre 1.500 minuti) alternando a prove positive qualche incertezza. Dalla sua ha la duttilità (può disimpegnarsi pure da terzino destro o da centrale destro in una difesa a tre), ma potrebbe pagare il salto in una categoria per lui sconosciuta. Scontato che servano almeno due innesti di spessore. Un elemento che funga da garanzia, da autentico valore aggiunto per innalzare il livello dell’intero reparto: servirebbe un centrale non solo fisicamente strutturato, ma anche in grado di colmare il gap di velocità che talvolta la difesa ha palesato. Si tratterà senz’altro di un “over” che Polito cercherà con calma. Per completare la batteria dei centrali occorrerà pure un under di valore, pronto all’uso.

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