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Bari, quanti cambiamenti per la B: 13-14 conferme e 10 partenze

Confermati il direttore Ciro Polito e il tecnico Michele Mignani. Il mercato dovrebbe regalare tanti volti nuovi

Andrea D'Errico

Magari non una rivoluzione, ma sicuramente un profondo cambiamento sì. I quattro anni di gestione De Laurentiis hanno sempre presentato estati movimentate per il Bari, puntualmente rivoltato dalla campagna trasferimenti. E’ stato inevitabile nel 2018, quando, dalla tabula rasa del fallimento, furono ingaggiati 23 calciatori per vincere la serie D. Imprescindibile un altro tornado nel 2019 per presentarsi al primo torneo di C: 18 arrivi e 16 partenze. La mancata promozione al primo tentativo ha generato un ulteriore colpo di spugna nel 2020: oltre a direttore sportivo e allenatore (Matteo Scala e Vincenzo Vivarini sostituiti con Giancarlo Romairone e Gaetano Auteri), i volti nuovi sono stati 14 a fronte di 13 cessioni. Quindi, l’ultimo colpo di spugna nel 2021, con l’arrivo di Ciro Polito a comandare l’area tecnica e Michele Mignani in panchina e la squadra rimontata con 17 acquisti e 23 partenze.

Il mercato del 2022 avrà altre basi: stavolta, il presidente Luigi De Laurentiis conterà ancora sul direttore sportivo (in attesa di ratificare il rinnovo di contratto fino al 2025) e sull’allenatore che lo hanno condotto in serie B, così come, in teoria, il mercato dovrebbe prevedere un numero inferiore di operazioni. Almeno undici elementi sono in odore di conferma: i difensori Pucino, Terranova, Gigliotti e Ricci, i centrocampisti Maita, Maiello, D’Errico e Mallamo (l’Atalanta non pare intenzionata ad opporsi alla permanenza in Puglia del 23enne milanese), il trequartista Botta, gli attaccanti Antenucci e Cheddira (si proverà a riscattarlo dal Parma). A loro si aggiungerà Di Cesare al quale sarà rinnovato il contratto per un’altra stagione, contando sullo status di “bandiera” che non incide sulla lista dei 18 over iscrivibili in cadetteria. E ancora: hanno chance di restare uno tra Galano e Simeri per occupare l’altro slot da bandiera, nonché il portiere Frattali, sebbene si valuterà se reperire un estremo difensore di valore e prospettiva. La permanenza di 13-14 interpreti dovrebbe, perciò, attestare il numero di acquisti a 10-11, mentre destinati a fare le valige sono circa in nove (opportune valutazioni saranno effettuate su Polverino, Belli, Celiento, Mazzotta, Bianco, Scavone e Paponi, così come appare improbabile il riscatto di Misuraca o il rinnovo del contratto di Citro).

Diverso, però, sarà il ragionamento sull’importanza degli interventi da compiere: la base attuale rappresenta un fondamento sul piano numerico, ma sul profilo della qualità ci sarà molto da lavorare per adeguare l’organico a una categoria più ricca sul lato economico e più agguerrita su quello delle ambizioni. Nessuno tra i calciatori che resteranno potrà sentirsi sicuro di un posto da titolare in B: ognuno di loro (per ragioni anagrafiche o per curriculum) ha molto da dimostrare in cadetteria. Sarà senz’altro mantenuta la logica dei due elementi di valore per ruolo, più un “jolly” per reparto: ragion per cui, anche la caccia ai giovani sarà condotta con l’obiettivo di trovare ragazzi pronti all’uso (con esperienze in B o alta C), limitando al minimo le scommesse. Insomma, magari non sarà stravolto come in passato, ma il Bari cambierà ancora. E tanto.

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