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Bari, prime valutazioni di mercato: che cosa accadrà alla “vecchia guardia”?

Sette fedelissimi con il futuro incerto. La vecchia guardia del Bari non ha la permanenza scontata nel prossimo campionato di serie B. Valerio Di Cesare e Simone Simeri sono gli unici superstiti della squadra rifondata in serie D dalla famiglia De Laurentiis. A loro si sono aggiunti fin dal primo anno di C Pierluigi Frattali, Raffaele Bianco, Manuel Scavone, Mirco Antenucci e Mattia Maita (arrivato nel gennaio 2020). Sono loro l’anima del gruppo che ha conquistato la promozione in B, ma la regola che riduce a 18 gli “over” (ovvero nati fino al 31 dicembre 1998) iscrivibili in cadetteria imporrà alcune scelte dolorose. Simeri nel torneo appena terminato ha cominciato da titolare, ma nel tempo è sceso nelle gerarchie di Mignani: la sua permanenza non è probabile (è sotto contratto fino al 2023), ma avrà lo status di calciatore bandiera guadagnando una chance (non inciderebbe sui 18 over) che non ne rende così scontata la partenza. Discorso analogo per Di Cesare: il difensore centrale non ha l’età dalla sua (compirà 39 anni il 23 maggio), ma se è riuscito a recuperare dal grave infortunio al ginocchio subito lo scorso autunno e a ripresentarsi in condizioni brillanti, magari riuscirà a strappare un altro rinnovo di contratto. La condizione di “bandiera” è un intrigante incentivo. Frattali e Scavone hanno già centrato l’impresa del doppio salto dalla Lega Pro alla A, con il Parma. Bianco è stato promosso nella massima categoria proprio con il Bari (nel 2009, sotto la guida di Antonio Conte), quindi con il Carpi. Insomma, vincere è nel loro dna. Tuttavia, Frattali compirà 37 anni a dicembre: nelle ultime tre stagioni è stato il titolare indiscusso, ma è altrettanto scontato che il club biancorosso dovrà prima o poi pensare alla sua successione. Se il mercato proponesse un’occasione su un elemento forte e di prospettiva, andrebbe colta a volo e a quel punto l’estremo romano dovrà decidere se accettare il ruolo di “chioccia” oppure se cercare altrove un’opportunità da protagonista. Scavone e Bianco vanno entrambi per le 35 primavere sono stati preziosi nell’ultimo torneo, ma raramente titolari: anche per loro le riflessioni saranno d’obbligo. Resteranno in biancorosso, infine, Antenucci e Maita. Il bomber molisano torna in una categoria in cui manca da cinque anni, ma nella quale vanta numeri spaventosi (24 gol ad Ascoli, 16 a Torino, 19 a Terni, 18 con la Spal). Maita, invece, si cimenterà con la cadetteria per la prima volta sulla soglia dei 28 anni: il suo obiettivo è dimostrare di valerla in pieno e, magari, ambire a salire ancora più su.

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