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Lecce, una brigata di cuochi dedita alla cucina multietnica per i migranti

In provincia di Lecce, poco distante dalle coste sulle quali sbarcano ogni anno centinaia di migranti, l'integrazione parte dall'accoglienza spicciola e approda a tavola, grazie alla trovata di uno chef originario di Cortina, arrivato a Copertino, in provincia di Lecce, 20 anni fa, dove e' rimasto e ha messo su famiglia. Oggi e' al timone di una "brigata" di cuochi e cuoche arrivati da Gambia, Armenia, Siria, Mali, Costa d'Avorio, Senegal, Nigeria, Pakistan Egitto con cui realizza catering multietnici. Il mare e il cibo uniscono, fondono, integrano. Storie di disperazione mutano in melting pot di culture e vite grazie a Griot. Questo il nome della brigata messa su da Roberto Zanetti nel 2018, un termine che la dice lunga sul progetto stesso. "Griot non ha facile traduzione letterale - spiega Zanetti - ma significa, in Africa, tramandare di generazione in generazione la cultura di un popolo e di un territorio attraverso gli usi concreti, messi in pratica, in assenza di una tradizione scritta come avviene invece in Europa. E cosi' abbiamo fatto in cucina, attraverso corsi di pane, pasta, pizza e dolci cui partecipano uomini e donne arrivati sulle coste del Leccese a bordo di natanti di fortuna, in fuga da guerre e buio".

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