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Comunali a Taranto: centrodestra in stallo sul candidato, il centrosinistra punta su Melucci

Incontri, confronti e contatti per scegliere il nome da proporre in primavera

Giovanni Gugliotti

Centrodestra ancora in stallo a Taranto per la scelta del candidato sindaco in vista delle comunali della prossima primavera. Era stata annunciata una stretta per questa settimana, ma allo stato non c'è ancora nulla. Si susseguono incontri, confronti, contatti riservati - che coinvolgono anche il livello regionale pugliese e quello nazionale -, ma la schiarita non si intravvede.
Sul tavolo appare meglio piazzata la candidatura a sindaco di Giovanni Gugliotti, attuale presidente della Provincia di Taranto (da novembre 2018) e sindaco in carica di Castellaneta già al secondo mandato. Su Gugliotti convergono Lega e Forza Italia insieme allo schieramento civico Patto per Taranto, mentre Fratelli d’Italia sarebbe in disaccordo. Fonti contattate da Agi rivelano invece che il problema non è la posizione di FdI su Gugliotti quanto le divisioni esistenti nello stesso Patto per Taranto, dove più di uno ambisce a candidarsi a sindaco di Taranto e quindi, per mascherare le divisioni interne, il Patto starebbe veicolando all’esterno la notizia che FdI non vuole Gugliotti.

In gioco sono anche altre candidature come quelle di Egidio Albanese, già presidente dell’Ordine avvocati di Taranto e attuale presidente del Consorzio trasporti, Michele Conversano, direttore del dipartimento di prevenzione Asl Taranto, e dell’avvocato Carlo Raffo. Quest’ultimo però ha fatto sapere di non essere interessato, nessun riscontro si ha da Conversano, mentre Albanese - gradito a FdI - resta per ora in partita, avendo anche costituito una associazione culturale con l’obiettivo di redigere un programma per la città.

Gugliotti, insieme al consigliere regionale pugliese Massimiliano Stellato - capogruppo in Regione dei Popolari, forza politica che è nella maggioranza del governatore Michele Emiliano - e a Walter Musillo, è anche tra gli artefici del Patto per Taranto. Uno schieramento civico che mette insieme pezzi di centrodestra e pezzi di centrosinistra, nato all’indomani della decisione di 17 consiglieri comunali di Taranto, tra maggioranza e opposizione, di firmare e depositare le dimissioni anticipate provocando così lo scioglimento del Consiglio con un anticipo di circa 6 mesi sulla scadenza naturale. Stellato e Musillo erano anche consiglieri comunali di Taranto, facevano parte della maggioranza della giunta del sindaco Rinaldo Melucci del Pd e hanno fatto parte dei 17 dimissionari.
Il Patto per Taranto si è presentato a metà dicembre come alleanza civica e da alcune settimane si è allargato ai tre partiti del centrodestra. Sembrava che il Patto potesse fare le primarie per la scelta del candidato sindaco, opzione annunciata nell’assemblea di dicembre, ma poi c'è stato un dietrofront su questo perché il centrodestra non è d’accordo.

A fronte di possibili candidature civiche, Gugliotti ha detto di preferire la scelta politica per il candidato sindaco di Taranto. Gugliotti, che nasce in Forza Italia, un paio di mesi fa si è avvicinato alla Lega e ha partecipato all’assemblea di Bari con Matteo Salvini. Va anche detto che nelle scorse settimane sono emerse, nel Patto, perplessità su Gugliotti perché si tratterebbe di una candidatura non espressione della città essendo primo cittadino in carica di Castellaneta. FdI segue gli sviluppi e si pone in una posizione di attesa. Forte del consenso in ascesa, questo partito - secondo indiscrezioni - potrebbe anche assumere una iniziativa autonoma entro fine settimana spinto dal leader Giorgia Meloni. Mentre tra i possibili candidati consiglieri delle liste del Patto matura l’insofferenza perché non si vede ancora luce.

Insieme a Palermo, Genova, Verona e Catanzaro, Taranto è tra le grandi città chiamate al voto di primavera. Sul fronte del centrosinistra, invece, ricandidato il sindaco uscente Rinaldo Melucci, del Pd, a sostegno del quale si sta definendo una coalizione che dovrebbe mettere insieme Pd, M5S, Verdi e civiche del fronte di centrosinistra. Melucci si accinge a presentare il programma di fine mandato.
Mentre M5S hanno già avuto un primo confronto con Nicola Oddati, della direzione nazionale Pd e commissario del partito a Taranto, e nelle prossime ore dovrebbero confrontarsi con lo stesso Melucci, il governatore Emiliano e il segretario regionale Puglia del Pd, Marco Lacarra. Previsto anche un passaggio dell’M5S con le civiche di Patto per Taranto ma la scelta preferenziale dei pentastellati sembra essere quella dell’area progressista

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