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Puglia: si dimette l'assessore a Cultura e Turismo Bray: "Ho deciso pensando a me stesso"

«Credo sia la prima volta che faccio una scelta pensando alla mia persona, ma credo di doverla fare soprattutto per le persone che mi stanno accanto e che vorrei poter 'vedere' a lungo. Voglio cogliere questa occasione per ringraziare tutte le donne e gli uomini che ho avuto la fortuna di incontrare e che con pazienza e amicizia mi hanno fatto capire quanto, nei differenti ruoli ricoperti - nel mondo pubblico come in quello privato - sia importante lavorare per le Istituzioni e per tutelare i beni comuni». E’ un passaggio della lettera con cui l’ex assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia Massimo Bray, che oggi si è dimesso, spiega su Facebook la sua scelta.

«Ritengo importante - evidenzia - la scelta del presidente Emiliano di assumere direttamente, in questa fase, le responsabilità dell’assessorato. Spero ci saranno altre occasioni - se pur in forme differenti - per dare un contributo alla mia regione. La commozione e il dolore sono fortissimi, come l’amore e il rispetto che ho sempre avuto per la nostra cultura e per le nostre storie».

«Ho vissuto, soffrendo in prima persona, i terribili impatti della pandemia da Covid 19 sulla vita delle persone. Ho visto e ascoltato - afferma Bray - le enormi difficoltà vissute dal mondo della Cultura e del Turismo. Ho apprezzato gli sforzi di tutti per cercare di superare una crisi durissima e poter ripartire. Il numero impressionante di manifestazioni culturali messe in piedi nella lunga estate pugliese e la qualità di ognuna di esse, sono il segno della vitalità, della creatività, della passione di chi lavora in questo straordinario mondo».

«So bene - rileva - che molte sono le sfide su cui occorrerà misurarsi, prima fra tutte proprio l’attenzione al tema della tutela dei valori e delle identità culturali. Il mondo da cui veniamo ha rischiato di omologare e cancellare il significato delle tradizioni e delle storie legate alle nostre comunità, ai territori, in favore di un modello culturale 'unico', legato ad uno sviluppo economico che tende ad affermare concezioni semplificate, ad omologare e cancellare le differenze, le storie, la memoria».

«Abbiamo invece bisogno di lavorare - conclude - su un modello che affermi 'l'eccezione culturale', che tuteli le tradizioni e ripensi il valore delle identità collettive come insieme di contenuti culturali. La scelta della qualità e non della quantità per misurare il valore di un luogo o di una manifestazione culturale deve essere il nostro punto di riferimento».

Emiliano, grazie per la su dedizione

«Vorrei esprimere pubblicamente il senso di gratitudine nei confronti di Massimo Bray. Lo ringrazio per aver sempre svolto la sua attività di assessore senza mai risparmiare energie e dedizione. Lo ringrazio perché, nel lasciare la delega, sta trasmettendo a tutti noi il desiderio di continuare ad esserci vicino. E noi abbiamo bisogno di continuare a confrontarci con lui, per il bene della Puglia». E' quanto afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la decisione di Massimo Bray di lasciare la delega alla Cultura e al Turismo. «Le sue qualità professionali e umane - prosegue Emiliano - ci hanno consentito di raggiungere obiettivi importanti, nonostante i tempi difficili della pandemia. I sentimenti che lui esprime nella sua lettera (con cui motiva le dimissioni, ndr) sono gli stessi che provo io in questo momento».

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