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Bari, al Teatro Kismet va in scena “La stanza di Agnese” per commemorare Paolo Borsellino

Il ricordo del magistrato antimafia Paolo Borsellino al centro del nuovo appuntamento di ‘C’è aria di festa’, rassegna di eventi gratuiti curata da Teresa Ludovico per Teatri di Bari in programma fino a novembre al Teatro Kismet di Bari.
Mercoledì 5 ottobre alle ore 21 va in scena La stanza di Agnese, produzione Meridiani Perduti dove Sara Bevilacqua interpreta Agnese Borsellino, moglie del magistrato simbolo della lotta alla mafia, a trent’anni dalla strage di via D’Amelio in cui perse la vita insieme alla sua scorta.
Più che un monologo, un dialogo costante tra un dialogo incessante quello tra Agnese e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato. Lo spettacolo, nato dalla sinergia con Scuola Antonino Caponnetto e dalle interviste a Fiammetta e Manfredi Borsellino e a Salvatore Borsellino, è vincitrice del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia, è dedicato al giudice Paolo Borsellino, nel trentennale della sua tragica scomparsa.
Il dramma parte dalla figlia del Presidente del Tribunale di Palermo, la signorina “pizzi e merletti”, la principessa Taitù, come la chiamavano, che incontra un giovane pretore. La scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata. La nascita dei figli, Lucia, Manfredi e Fiammetta, apice della loro vita insieme. E quel fetore di morte che comincia a girare intorno alla famiglia. Amici e colleghi di Paolo che perdono la vita, la scorta che diventa parte della famiglia, la difficoltà di accettare questa situazione da parte dei figli. Ma anche l’altro lato di Paolo, quello giocoso e sempre pronto allo scherzo, al ‘babbìo’. Il suo lavoro nel pool antimafia con Giovanni Falcone e la terribile morte di quest’ultimo. Il tradimento dei colleghi, la solitudine di un uomo abbandonato dai suoi compagni d’armi e ingannato da chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco.

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