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San Giovanni Rotondo: chiuso un circolo frequentato da pregiudicati

Un circolo privato è stato chiuso temporaneamente dai carabinieri a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, per motivi di ordine e sicurezza a seguito di una ordinanza emessa dal questore del capoluogo dauno. I militari hanno segnalato all'autorità provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che, durante i diversi controlli, è emersa la frequentazione da parte di molte persone, per lo più stranieri, alcuni dei quali con precedenti di polizia e penali, dediti al consumo e all'abuso di alcolici. Il circolo ricreativo, a giugno scorso, è stato teatro di una rissa violenta che ha coinvolto sei persone.
Grazie alle immagini della video-sorveglianza del locale, acquisite dai carabinieri, si è accertato che quattro uomini, due dei quali con precedenti, avevano picchiato con bottiglie, bicchieri ed una sedia uno degli avventori, nonostante i tentativi dello stesso e di una donna di fermare l'escalation di violenza. L'aggredito, a seguito delle ferite riportate, era stato curato al Pronto Soccorso, ottenendo una prognosi di otto giorni, mentre i quattro aggressori erano stati denunciati in stato di libertà per il reato di rissa aggravata e lesioni personali aggravate. Inoltre, tre dei quattro non risultavano neanche iscritti nel registro dei soci dell'associazione.
A seguito di un ulteriore controllo di carabinieri e polizia municipale, eseguito nei primi giorni di ottobre e scaturito dalle urla che provenivano dall'interno del circolo, è stata constatata la presenza di alcuni avventori, alcuni dei quali non iscritti nel registro dei soci, che al momento dell'identificazione si mostravano insofferenti della presenza delle forze dell'ordine, assumendo infatti atteggiamenti minatori e provocatori nei confronti dei militari. Il questore di Foggia, per la gravità dei fatti segnalati, ha disposto la chiusura immediata del circolo per 20 giorni. In particolare, l'autorità provinciale di pubblica sicurezza ha stigmatizzato che l'attività ricreativa condotta dalla titolare dell'associazione, oltre ad essere un luogo di aggregazione di persone ad elevata pericolosità sociale, costituisce anche una seria minaccia per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. Il provvedimento è stato già notificato alla titolare del circolo dagli stessi carabinieri.

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