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Barletta, il vallone Tittadegna trasformato in discarica. Sciopero della fame di Binetti

«Resterò qui nel vallone fino a quando non arriveranno i mezzi per la bonifica del canale». Così il sub ambientalista Antonio Binetti

«Resterò qui nel vallone fino a quando non arriveranno i mezzi per la bonifica del canale». Così il sub ambientalista Antonio Binetti che, come da giorni annunciato, oggi ha iniziato lo sciopero della fame piantando una tenda (con brandina e sacco a pelo) nel vallone Tittadegna, a Barletta, invaso da rifiuti solidi urbani, speciali e pericolosi che lo hanno trasformato in una discarica-fiume a cielo aperto.
«Siamo già in piena emergenza ambientale - ha spiegato Binetti ai cronisti prima di scendere nel canale -, perché ad ogni pioggia le acque meteoriche portano con sé materiale nel fiume Ofanto e quindi in mare: dobbiamo evitare che accada il peggio».
La vicenda, intanto, è diventata anche un caso politico perché dal centrosinistra più di un esponente smentisce il sindaco, Mino Cannito, replicando alle sue dichiarazioni, rilasciate durante il recente incontro con Binetti, ed affermando che la bonifica del vallone tocca al Comune e non alla Regione.

«Peraltro, nel 2019 - ha ricordato Binetti -, lo stesso sindaco ordinò alla società partecipata Barsa di ripulire il canale per 15mila euro: non si comprende perché stavolta non lo faccia».

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