Domenica 28 Aprile 2024

Corruzione e pesci in regalo, giudice indagato a Lecce si difende: "E' assurdo"

Corruzione impropria in atti giudiziari: questa l’accusa a carico di un giudice in servizio a Lecce indagato dalla procura di Potenza. Perquisizioni sono state eseguite dai militari della Guardia di finanza di Gallipoli a carico del presidente della sezione commerciale fallimentare Alessandro Silvestrini e di altre due persone, l’imprenditore salentino Eusebio Mariano ed il geometra Antonio Fasiello. Negli atti dell’inchiesta, si parla di una presunto regalo che il magistrato avrebbe ricevuto da un amico, Fasiello, per sollecitare degli atti. Lo stesso giudice Silvestrini, in una nota pubblica, nega ogni addebito dichiarandosi pronto a chiarire la sua posizione. «Ho appreso di essere indagato per corruzione impropria - scrive il magistrato nella nota -. Secondo la procura di Potenza un geometra mio amico mi avrebbe regalato un pesce per sollecitare il compimento di atti assolutamente dovuti e non discrezionali. Tutti gli atti della procedura sono regolarissimi, non soltanto dovuti, ma addirittura scontati, che il giudice deve necessariamente emettere per non incorrere in omissione d’atti d’ufficio. Dimostrerò l’assurdità di tale impostazione accusatoria e ho chiesto alla procura di Potenza di essere immediatamente interrogato». Un’inchiesta, nei mesi scorsi, ha riguardato un altro magistrato, anche in questo caso accusato di corruzione. Si tratta di Pietro Errede, della sezione fallimentare e misure di prevenzione personali e reali.

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