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In auto con 26 Kg di cocaina: due arresti nel Foggiano. Sui panetti la foto di Al Capone

Ventisei chili di cocaina purissima sono stati sequestrati dai finanzieri di Torre Fantine, nel Foggiano, durante un servizio di contrasto ai traffici illeciti. Nel controllare i numerosi veicoli in transito, i finanzieri hanno notato un’auto con targa svedese che si era appena fermata in una stazione di servizio in prossimità di San Severo. I due occupanti, un uomo ed una donna di origini albanesi e con passaporto svedese, hanno dapprima osservato attentamente la zona poi la donna è scesa dall’auto per farvi ritorno dopo pochi minuti, mentre l’uomo è sempre rimasto chiuso al suo interno. Insospettiti dall’atteggiamento circospetto, i finanzieri hanno deciso di procedere ad un controllo. A quel punto i due hanno iniziato a mostrare segni di nervosismo, riferendo circostanze che ad un primo sommario controllo sono risultate non veritiere. Pertanto, con il supporto di un’unità cinofila è stata condotta un’accurata ispezione dell’auto che ha consentito di scoprire due doppifondi comandati da un sistema di apertura idraulico, uno sotto il sedile dell’autista e l’altro sotto quello del passeggero, contenenti i panetti di cocaina. La droga, dopo essere stata tagliata, avrebbe fruttato sul mercato dello spaccio oltre 5 milioni di euro, secondo una stima degli investigatori. I due presunti corrieri sono stati arrestati e accompagnati presso la Casa Circondariale di Foggia perché ritenuti responsabili di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Ci sono anche le foto del boss statunitense Al Capone alcuni dei sui 24 panetti di cocaina purissima, del peso complessivo di 26 chili, sequestrati dai militari della Guardia di finanza a San Severo. La droga era nascosta nell’auto (con targa svedese) di due cittadini albanesi di 35 anni, arrestati con l’accusa di traffico e detenzione illecita di sostanza stupefacente. Si tratta del più importate sequestro di cocaina eseguito in Capitanata negli ultimi 20 anni. Chi indaga sostiene che un volta immesso sul mercato illecito lo stupefacente avrebbe fruttato 5 milioni di euro. I due indagati si sono limitati a dire che di lì a breve si sarebbero dovuti imbarcare per la Grecia. I finanziari stanno proseguendo le indagini per cercare di risalire sia al mercato di approvvigionamento della cocaina, sia per tentare di cristallizzare la posizione dei due indagati, ovvero se rivestano il solo ruolo di corrieri della droga o facciano parte di batterie criminali locali.

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