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Operai in nero, attività sospese per quattro aziende in Puglia

Le verifiche si sono svolte tra i Comuni di Barletta, Casamassima, Triggiano e Altamura

Per l'impiego di lavoratori in nero e violazioni in materia di sicurezza per quattro aziende delle province di Bari e della Bat sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell'attività.

E' il bilancio dei controlli per il contrasto allo sfruttamento del lavoro ed al caporalato nell'ambito del progetto 'Alt Caporalato!', coordinato dall'Ispettorato territoriale del Lavoro di Bari. In particolare le verifiche si sono svolte tra i Comuni di Barletta, Casamassima, Triggiano e Altamura, in aziende che operano nei settori manifattura e commercio. Sono state controllati 21 dipendenti, dei quali 6 cittadini italiani e 15 provenienti da Paesi extra-Ue, in prevalenza dalla Cina. Accertati da parte dei funzionari, come si legge in una nota, una serie di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui l'omissione della redazione del documento di valutazione dei rischi, della nomina del medico competente, della designazione del responsabile del servizio prevenzione e protezione, formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per non aver assicurato la pulizia dei servizi igienici per i lavoratori. Sei i lavoratori sono risultati in nero, uno dei quali privo di permesso di soggiorno

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