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Caso omofobia in un locale di Fasano: “A te lo spray antizanzare non lo voglio dare”

Un presunto episodio di omofobia sarebbe accaduto a Savelletri di Fasano nei giorni scorsi. Il caso, raccontato dal collettivo Bari Pride su social, sarebbe avvenuto in un ristorante della frazione. A raccontare la vicenda al collettivo barese il protagonista della vicenda. «Eravamo a cena, in un ristorante di Savelletri – dichiara -. Una cena tra amici, ero appena uscito da lavoro, ancora in abito. Al tramonto c’erano molte zanzare, così i camerieri hanno cominciato a fornire ai clienti dello spray antizanzare. Quando ho provato a prenderlo per spruzzarmene un po’ anch’io, il proprietario del ristorante in maniera molto aggressiva mi è venuto in contro e me lo ha strappato dalle mani dicendo: ‘Io a quelli come te non lo voglio dare lo spray antizanzare’, guardandomi con disprezzo. Ero così in imbarazzo, mi sentivo umiliato davanti ai miei amici e alle persone dei tavoli accanto, che hanno assistito alla scena incredule. La mia amica ha preso di petto la situazione, ha chiesto se potessimo pagare e siamo andati via. Ho pianto per due ore, ho subìto un’aggressione omofoba in passato e naturalmente questo demone si è risvegliato dentro di me, l’ho rivisto nello sguardo di un proprietario omofobo anche a detta dei camerieri, che hanno provato a riparare dicendo che “lui purtroppo non sopporta quelli come te”».

Il collettivo Bari Pride ha confermato quanto accaduto. «Episodi come questo, così violenti nella loro semplicità – afferma il collettivo in una nota – sono all’ordine del giorno e troppo spesso rimangono nel silenzio che la mancanza di adeguati strumenti di legge di fatto impone. Ad oggi in Italia non esiste una legge contro i crimini d’odio di matrice omolesbobitransfobica, e questo purtroppo scoraggia chi invece vorrebbe denunciare. Il nostro ruolo come Bari Pride è quello di farli emergere, affinché l’alleanza fra percorsi politici dal basso, stampa e istituzioni locali si riveli utile da un punto di vista culturale. Fondamentale a questo riguardo sarebbe il ddl regionale attualmente al vaglio delle commissioni: la risposta della Puglia dev’essere forte e chiara».

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