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Detenuto non può uscire da Trani, il figlio lo raggiunge per la Prima comunione

Era in permesso speciale, ma non poteva uscire da Trani: così suo figlio, domenica scorsa, ha ricevuto la Prima comunione a Trani. La bella storia di solidarietà e accoglienza vede protagonista un detenuto del carcere di Trani, Giovanni, pugliese, che solitamente lavora nella cucina della casa di reclusione e, quando ottiene i permessi, trascorre il fine settimana nella struttura Caritas del Sacro Cuore, in via Malcangi, raggiunto da moglie e figli che, così, possono rimanere con lui.
Questa volta, però, c'era un dettaglio non da poco: la prima comunione del primogenito. E così, poiché il magistrato non avrebbe potuto autorizzare il ritorno a casa del detenuto, sia pur momentaneo, tutta il nucleo famigliare si è trasferito a Trani. Ad accogliere il comunicando è stato il parroco dello Spirito Santo, don Mimmo Gramegna, insieme con la catechista Angela: la famiglia si è così ritrovata insieme in quella chiesa parrocchiale, fra emozione e commozione.
Don Raffaele Sarno, cappellano del carcere, ritiene che «l'esperienza di questi giorni inciderà positivamente sulle scelte future di Giovanni» e ringrazia don Mimmo «proprio nei giorni in cui la parrocchia Spirito Santo festeggia i 25 anni dalla sua fondazione».

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