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L'ospedale di Foggia dista 40 chilometri: bimba nasce in ambulanza

La donna, da Motta Montecorvino, doveva raggiungere il Policlinico "Riuniti". Madre e figlia stanno bene

Per poter partorire ha dovuto percorre in ambulanza circa 40 chilometri di strade tortuose che da Motta Montecorvino, piccola comunità arroccata sui Monti Dauni dove c'è solo un punto di primo intervento, la portassero al Policlinico Riuniti di Foggia.

La piccola, però, non poteva aspettare e la scorsa notte è venuta al mondo in ambulanza. Ora lei e la sua mamma, una donna originaria del Marocco, stanno bene e sono affidate alle cure dei sanitari. L’equipe del 118 che l’ha aiutata a partorire era formata dall’autista Marco Pecoriello e dal soccorritore Ivan Napolitano.

«Un’altra splendida notizia, come tante ne registriamo durante il nostro lavoro - commenta il direttore della Centrale Operativa 118 di Foggia, Stefano Colelli – ancora una volta protagonisti gli operatori del Servizio 118 di Foggia. Medici e operatori di centrale stanno sempre più riallacciando quel rapporto di collaborazione interrotto da tempo tra la Centrale Operativa e il territorio. Un territorio in cui, però, è quanto mai necessario potenziare il servizio per renderlo pienamente efficace attraverso una adeguata dotazione di personale che, peraltro, è costretto a operare in scenari anche complessi se si pensa alla percorribilità di molte strade dei Monti Dauni».

Ed è il secondo caso in due settimane: i primi giorni di giugno anche la piccola Sara è nata in ambulanza nel tragitto da Vieste a San Giovanni Rotondo dove stava andando per partorire all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.

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