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Finisce l'incubo di 78 dipendenti della ex Brsi pugliesi: sono stati reintegrati

Buone notizie per i 78 dipendenti dell’azienda di assistenza informatica ex Brsi che erano stati prima trasferiti dalla Puglia alla Sicilia e poi licenziati nello scorso mese di febbraio. A darne notizia sono Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, Valentina Orazzini, coordinatrice DXC Technology per la Fiom-Cgil nazionale e Ciro D'Alessio, segretario generale
Fiom-Cgil Bari. "Il Tribunale di Bari ha disposto il reintegro delle lavoratrici e dei lavoratori della ex BRSI all'interno della Enterprise Services Italia (DXC Technology). Il valore di questa sentenza – dicono i sindacalisti - è rappresentato dal fatto che viene smascherata una finta reindustrializzazione".
"Dopo le denunce intentate dalla Fiom Cgil di Bari, che nei mesi scorsi avevano bloccato i trasferimenti dei lavoratori occupati a Bitritto (Bari) verso la nuova sede di Misterbianco (Catania) - ricordano i sindacalisti - , il provvedimento di oggi certifica che l'operazione fraudolenta ai danni dei lavoratori parte dalla cessione di ramo d'azienda da parte di DXC Technology verso la Salmo Services. Un'operazione che, come più volte dimostrato, nascondeva l'intento di 'scaricare' 106 lavoratori".
"La sentenza di oggi - concludono - ha un valore reale e simbolico importantissimo e sarà da monito a tutte quelle imprese, che mettendo in campo azioni poco chiare fatte di cessioni di rami con reindustrializzazioni che non partono mai, come è avvenuto in diversi casi al Sud, pensano di fare impresa e quindi profitto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori. Alla DXC Technology chiediamo, in attuazione della sentenza di oggi, di aprire immediatamente un tavolo di confronto sul reintegro delle lavoratrici e dei lavoratori".

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