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La Puglia dice "NO" al deposito di rifiuti radioattivi. Campo: "Miope non coinvolgere le comunità"

La Puglia ribadisce il suo "no" all'ipotesi di ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive che potrebbe, secondo una prima mappa realizzata dalla Sogin (la società pubblica che si occupa della dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) e trasmessa al Ministero, essere individuato sulla Murgia fra il barese e il tarantino.

"È miope scegliere il sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi - afferma Paolo Campo presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale - senza informare correttamente e diffusamente le comunità coinvolte. È quanto potrebbe accadere in Puglia ed è anche per questo motivo che il mio parere è negativo. Attenzione, non è il classico “la Puglia ha già dato”. È solo che i pugliesi, e chi li rappresenta nelle istituzioni come me, vogliono essere messi a conoscenza e vogliono partecipare ad un processo decisionale così delicato e impattante, socialmente e ambientalmente. Imporre un sito piuttosto che un altro senza un’adeguata campagna di informazione sulle motivazioni della scelta, i suoi effetti, le opzioni tecnologiche, ecc. avrebbe come unico effetto la contrapposizione tra lo Stato e le comunità locali. E, pur avendo profondo rispetto per le istituzioni, non avrei dubbi su quale lato della barricata collocarmi. La Commissione Ambiente del Consiglio regionale, che ho l’onore di presiedere - conclude Campo - è uno dei luoghi in cui affrontare il tema, peccato che ad oggi nessuno ci abbia informato o, men che meno, chiesto un parere".

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