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Cinghiali distruggono i raccolti: e' allarme. Coldiretti Puglia lancia un appello alla Regione

In una lettera indirizzata all’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia e anche al presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza, Coldiretti Puglia definisce “amorale” che in un momento di grave crisi economica ed energetica che sta colpendo indiscriminatamente tutti i settori produttivi, con ripercussioni gravi sulla sicurezza del cibo e degli approvvigionamenti, non si riesca a pianificare una strategia seria e condivisa avverso i cinghiali ed i danni che continuano a provocare alle strutture ed alle coltivazioni agricole, oltre che alla sicurezza delle strade. L'11 marzo scorso un branco di ungulati ha provocato la morte di Gino Turco, imprenditore di Lesina, morto in seguito a un terribile incidente stradale sulla Statale 693.

"In Puglia dopo il lockdown per l’emergenza Covid la situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 15 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma - sottolineano da Coldiretti Puglia - viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. I branchi di cinghiali - rimarcano dalla Coldiretti regionale - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana"

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