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Aifa sul Covid, 30.400 pazienti curati a casa con antivirali: i numeri della Puglia

Da metà gennaio a oggi, sono stati 30.418 i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali per il trattamento precoce del covid-19 in persone a rischio. Di questi il numero di trattamenti avviati con Lagevrio (molnupiravir, disponibile gia' dal 13 gennaio 2022) di Merck/Msd sono stati 20.806, mentre quelli avviati per Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir) di Pfizer sono stati 9.612. In entrambi i casi, sono in calo le prescrizioni settimanali, rispettivamente del 17,6% e del 5,8%. Emerge dal 9/o report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali anti Covid, aggiornato al 20 aprile, ovvero prima del via libera alla possibilità di erogare queste terapie anche in farmacia. Dal 14 al 20 aprile, per molnupiravir le richieste farmaco sono state 1.950, pari al -17,6% rispetto alla settimana precedente. Per Paxlovid, dal 13 al 19 aprile, invece, si registrano 1.421 prescrizioni, pari a -5,8% rispetto ai 7 giorni precedenti. Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 271 strutture sparse nelle varie regioni e province autonome, mentre Paxlovid (dal 21 aprile prescrivibile anche dai medici di famiglia) in 241. Il numero più alto di trattamenti avviati con molnupiravir, dall'inizio del monitoraggio, è stato nel Lazio (3.091 trattati), seguito dalla Puglia (2069), mentre le altre regioni sono sotto i duemila pazienti trattati. Per Paxlovid in cima c'è il Veneto, con 1.375 trattamenti avviati, seguito dalla Toscana (1.269), mentre tutte le altre regioni sono sotto quota mille. Per quanto riguarda infine l'antivirale remdesivir, non somministrato per via orale ma tramite infusione, sono stati 7.821 i trattamenti avviati fino a oggi per pazienti non ospedalizzati e 89.808 per quelli ospedalizzati.

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