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Organizzazioni agricole foggiane: “Serve deroga per l’abbruciamento residui di potatura sul Gargano”

Nell’area del Parco Del Gargano, gli olivicoltori non sanno come smaltire il frascame, regole e limiti da rivedere. Richiesta congiunta di Coldiretti Foggia, CIA Capitanata e Confagricoltura Foggia. La lettera inviata al presidente Emiliano, all’assessore Pentassuglia e al Prefetto Esposito. Una deroga alla normativa regionale vigente, che permetta l’abbruciamento dei residui di potatura nei territori ricadenti nell’area del Parco Nazionale del Gargano. E’ quanto hanno chiesto congiuntamente, attraverso una lettera ufficiale, i dirigenti provinciali delle tre maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori. La richiesta è stata indirizzata al presidente Michele Emiliano, all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e al Prefetto di Foggia Carmine Esposito. Le organizzazioni agricole, infatti, dopo aver incontrato Pasquale Pazienza e avere concordato con il presidente del Parco Nazionale del Gargano sulla necessità della deroga, ora ritengono prioritario mettersi urgentemente attorno a un tavolo con la Regione Puglia per arrivare a una soluzione.

La lettera è accompagnata da un documento che riporta uno studio elaborato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Foggia e dall’Ordine Agronomi e Forestali, ricerca che mette in evidenza come l’abbruciamento dei residui di potatura sia fondamentale per evitare “il diffondersi degli attacchi di alcune specie di insetti fitofagi e di fitoparassiti”, avendone già constatato la presenza proprio negli uliveti posti nell’area del Parco. Dovendo far rispettare l’attuale norma in vigore, i Carabinieri Forestali intervengono comminando le sanzioni previste. Tutto questo, però, non fa che aggravare condizioni economiche già estremamente pesanti per le aziende agricole, che in questo periodo sono strette nella morsa dei rincari dei costi di produzione, della bolletta energetica e delle materie prime.

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