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A Bari statua San Nicola donata da Putin, petizione per rimuovere la targa: tante le firme

La statua di San Nicola donata dal presidente russo Vladimir Putin alla città di Bari nel 2007 divide non solo i baresi. E partita petizione online per chiedere la rimozione della targa firmata dal numero uno del Cremlino come gesto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Ovviamente c'è chi è a favore, chi è contrario e chi propone una soluzione alternativa.

La storia della statua

La statua è stata donata alla città nell’ormai lontano 2003 dal leader russo Vladimir Putin in rappresentanza della sua comunità.
Ma nelle ultime ore, dopo lo scoppio della guerra, una petizione su Change.org, promossa da Antonio Caso, ha chiesto di rimuovere la targa firmata dallo stesso presidente della Federazione russa, ottenendo, prima della chiusura dell’iniziativa, un totale di 17.600 firme. Qualcuno chiede addirittura lo spostamento della statua.
Come molti ricordano, nella dedica Putin, che fu a Bari nel 2007 per un vertice intergovernativo con l’ex premier italiano Romano Prodi, si rivolge ai cittadini baresi, tra le altre, con queste parole: “Possa questo dono essere testimonianza non soltanto della venerazione del grande Santo da parte dei Russi ma anche della costante aspirazione dei popoli dei nostri paesi al consolidamento dell'amicizia e della cooperazione".

"Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni però quella statua è un segno di un evento storico e gli eventi storici non possono essere cancellati, indipendentemente da ciò che pensa il signor Colaianni". Ha detto padre Giovanni Distante, priore e rettore della Basilica di San Nicola a Bari, a proposito della proposta avanzata nei giorni scorsi da Nicola Colaianni, ex parlamentare ed ex membro della Corte di Cassazione e professore universitario di diritto ecclesiastico, che ha chiesto dalle colonne di un quotidiano che la statua di San Nicola che si trova davanti alla stessa Basilica pontificia, donata nel 2003 alla città dalla Federazione russa, venga spostata "in un luogo discreto, nel quale per vederla occorra andarci appositamente", come segnale di condanna dell'aggressione all'Ucraina e in solidarietà con le vittime della popolazione civile. Accanto al monumento bronzeo, opera dello scultore russo-georgiano Zurab Tsereteli, che raffigura il santo di Myra, venerato dai cattolici e dagli ortodossi di Russia e Ucraina, sorge una targa con dedica al popolo di Bari firmata dal presidente Vladimir Putin. Anche della targa è stata chiesta la rimozione con una petizione sul web ormai conclusa a cui hanno aderito quasi 18 mila persone.

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