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Seguito e bloccato a Gallipoli, 32 panetti di hashish tra i sedili del furgone

L'uomo, Francesco Bianco di 52 anni, è stato fermato per un controllo e sono stati ritrovati circa 3 chili e 250 grammi di droga

Fermato per un controllo, trovano fra i sedili anteriori del furgone da lavoro Fiat Doblò di cui era alla guida una busta. E, dentro, ben trentadue panetti di hashish, ognuno dei quali avvolto in cellophane, per un totale di circa 3 chili e 250 grammi. Un trasporto molto particolare che, nei giorni scorso, è costato l’arresto in carcere per Francesco Bianco, 52enne di Gallipoli.

L’uomo è stato adocchiato nella tarda mattinata di lunedì da alcuni militari di pattuglia del Gico della Guardia di Finanza leccese, il gruppo specializzato nel contrasto alla criminalità organizzata, mentre guidava alla periferia di Gallipoli. Nel furgone era solo e qualcosa nel modo di incedere, un po’ incerto, deve aver insospettito i finanzieri che così hanno deciso di bloccare il veicolo, intimando l’alt mentre si trovava in via Lecce, la strada che conduce al di fuori della Città Bella, riallacciandosi alla strada statale 101.
Evidente l’ansia quando i finanzieri hanno adocchiato la busta. È bastato aprirla per scoprire il corposo carico di panetti di droga, tutti con etichettati con il marchio Marrakech. L’incisione, solitamente, viene fatta dai produttori per indicare la qualità della sostanza stupefacente. Presa in consegna la droga, i militari hanno, ovviamente, voluto estendere il controllo negli ambienti domestici dell’uomo, ovvero abitazione e garage, e hanno richiesto supporto ai colleghi della compagnia di Gallipoli e ai cinofili, arrivati con un cane antidroga.

Nonostante la certosina ricerca, però, non è stato trovato null’altro di sospetto. Insomma, è possibile che Bianco, già noto alle forze dell’ordine, con precedenti specifici, ma piuttosto datati, stesse facendo da corriere per conto di qualcuno. Ma questo lo accerteranno, eventualmente, le ulteriori indagini. Certo è che, una volta condotto in caserma, l’uomo è stato dichiarato in arresto e trasferito in carcere. E sotto sequestro, con i panetti, sono finiti anche 310 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio (soldi ritenuti provento di spaccio), il furgone stesso e un telefono cellulare con relativa scheda sim.

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