Lunedì 29 Aprile 2024

Secondo incidente al porto di Taranto. I sindacati: "Tragedia sfiorata"

A poche ore dall’incidente mortale al quarto sporgente del porto di Taranto, vittima un addetto della compagnia portuale Neptunia, nuovo incidente nell’area portuale. Senza vittime però. E’ accaduto ai pontili Ilva, al secondo sporgente Ima, sigla di Impianti marittimi. Lo annuncia Acciaierie d’Italia affermando che «in data odierna durante le operazioni di scarico in corso presso il secondo sporgente, un escavatore si è ribaltato sulla banchina. Non si segnalano - afferma l’azienda - danni alle persone operanti nell’area». Per i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, «si è sfiorata l’ennesima tragedia, dalle prime informazioni prevenute alle organizzazioni sindacali risulta che durante una manovra della gru CSU, per posizionare un escavatore all’interno della stiva di una nave attraccata a IMA 2, pare ci sia stato un problema al sistema frenante delle stessa gru». Questo, spiegano le sigle metalmeccaniche, ha procurato «una discesa improvvisa e imprevedibile del mezzo che solo per puro caso non ha visto il coinvolgimento dei lavoratori». Per i coordinatori di fabbrica Fim Cisal, Fiom Cgil e Uilm, «è del tutto evidente che tali situazioni non sono frutto di casualità ma bensì di un’inefficiente sistema, da parte aziendale, di una programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria e ad un utilizzo improprio della cassa integrazione che predilige la sostenibilità economica, così come ci ricorda la direzione aziendale, evidentemente a discapito della sicurezza degli impianti». «Si convochi subito un tavolo istituzionale per affrontare il tema della sicurezza per evitare altre vittime in nome del profitto» chiedono le tre sigle metalmeccaniche.

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